In Consiglio provinciale passa all’unanimità il documento dell’opposizione per il rifacimento e il miglioramento dell’impianto tifernate
Passata all’unanimità in Consiglio provinciale la mozione per interventi di straordinaria manutenzione sull’impianto di pista di atletica “Angiolo Monti” di Città di Castello.
Giunto dalle file dell’opposizione, il documento è stato approvato dall’assemblea di Piazza Italia, dopo essere stato emendato su richiesta del gruppo di maggioranza. La mozione impegna l’Amministrazione provinciale (proprietaria dell’impianto) a “ricercare le risorse finanziarie disponibili dagli accantonamenti degli anni precedenti (a seguito dell’accordo fra Regione e Provincia per la definizione delle partite pendenti), al fine di compiere ogni azione necessaria alla realizzazione in tempi certi e brevi degli interventi di rifacimento e miglioramento strutturale di impianto e sue pertinenze”.
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Come sottolineato dal consigliere di minoranza proponente, la struttura tifernate rappresenta un impianto strategico, con un bacino d’utenza che interessa tutta l’Alta Umbria ed anche territori fuori regione. Tuttavia “lo stato di usura e degrado dell’impianto – come si legge nella mozione – non permette più lo svolgimento in sicurezza di alcune discipline”. Una situazione segnalata a più riprese da numerosi cittadini, associazioni sportive, atleti professionisti e frequentatori della struttura.
Sulla valenza dell’impianto, “che ha ospitato molti atleti, tanti dei quali hanno raggiunto importanti risultati nella loro carriera agonistica”, è intervenuta la consigliera provinciale delegata al patrimonio, secondo la quale la mozione si fa interprete di una “reale esigenza dell’Altotevere”. Nella stessa seduta del Consiglio provinciale è stata approvata all’unanimità una seconda mozione, presentata anch’essa dall’opposizione, con cui si chiede all’Amministrazione provinciale di disporre una “ricognizione in tempi brevi da parte del personale dell’Ente presso l’impianto Angiolo Monti, al fine di quantificare in termini economici il ripristino delle dotazioni strumentali”.