Il Perugia non concretizza le occasioni nel primo tempo e nella ripresa Ciciretti torna al gol approfittando di un errore della difesa biancorossa
Perugia sprecone, Como cinico. Al Curi i lariani passano 1-0, grazie alla rete di Ciciretti, che torna al gol dopo un anno, approfittando di un errore in disimpegno di Chichizola.
I Grifoni non concretizzano la superiorità e le occasioni avute nel primo tempo. Clamorosa quella, doppi, capitata al 15′ a De Luca, che in area viene prima murato da un difensore, poi si vede respingere il secondo tiro a botta sicura da Facchin e nel terzo tentativo viene ostacolato addirittura da Segre.Ancora il portiere del Como, nel finale, respinge la conclusione di De Luca.
Nella ripresa i biancorossi calano e gli ospiti, che fino a quel momento si erano resi pericolosi solo una volta con Lagumina, prendono coraggio. E trovano il gol partita con Ciciretti.
Una rete che taglia le gambe al Perugia, che non riesce ad avere una vera reazione. Ancora una volta il Curi diventa terra di conquista per gli avversari. Così è davvero difficile centrare il sogno playoff. Anche se la sconfitta dell’Ascoli a Vicenza mantiene l’ottavo posto sempre lì, a 3 punti.
Tabellino e pagelle
Perugia – Como 0-1
22′ st Ciciretti (C)
Perugia: Chichizola 5, Falzerano 6.5 (37′ st Gyabuaa sv), Sgarbi 6, Curado 6.5, Zanandrea 6 (28′ st Santoro 6), Beghetto 6.5 (37′ st Lisi sv), Segre, 6 Ghion 6 (12′ st Burrai 5.5), Kouan 6, D’Urso 6 (12′ st Olivieri 5.5) De Luca 5.5. All. Alvini 5.
Como: Facchin 7, Solini 6, Cagnano 6, Vignali 5.5, Nardi 6, Ioannu 6 (19′ st Bovolon 6), Bellemo 6.5, Ciciretti 7 (27′ st Gabrielloni 6), La Gumina 6.5 (31′ st Peli )6, Cerri 6.5 (27′ st Blanco 6). All. Gattuso 6.5.
Arbitro Serra di Torino 6.
La partita dei Grifoni
Chichizola 5: con le mani non è praticamente quasi mai chiamato in causa dai temibili attaccanti lariani. Solo Lagumina lo insidia nel primo tempo. Con i piedi, con la sua eccessiva disinvoltura regala il pallone agli avversari e Ciciretti lo punisce.
Falzerano 6.5: è tra quelli che sembrano avere più voglia di cercare la vittoria, anche se il suo lavoro sulla fascia non viene concretizzato davanti (37′ st Gyabuaa sv: si rivede in campo, ma non ha il tempo, né il passo, per incidere su una partita che pare ormai segnata).
Sgarbi 6: non riesce a mettere una toppa sul pasticcio del portiere, anche se fino a quel momento aveva concesso pochissimo agli attaccanti avversari.
Curado 6.5: gioca al posto di capitan Angella alla guida della difesa e non demerita.
Zanandrea 6: buona prestazione sulla sua fascia, dove copre bene, concedendo incursioni al compagno di reparto (28′ st Santoro 6: con la sua qualità non riesce a invertire l’inerzia data alla gara dalla rete di Ciciretti).
Beghetto 6.5: affonda spesso sulla fascia sinistra, mettendo in mezzo palloni interessanti a De Luca, che stavolta però è solo. Un suo tiro dalla distanza si perde di poco sopra l’incrocio dei pali (37′ st Lisi sv: il suo ingresso non cambia la partita).
Segre 6: buona partita nel primo tempo, poi cala e con lui tutta la quadra.
Ghion 6: fa il suo, in modo oscuro (12′ st Burrai 5.5: stavolta col suo piede vellutato non tira fuori il coniglio dal cilindro).
Kouan 6: involuzione rispetto all’ottima prestazione fornita contro la Spal
D’Urso 6: Alvini sceglie la sua qualità rinunciando a un attaccante puro a supporto di De Luca. Non lo ricambia con grandi cose, però al 15′ mette in condizione l’attaccante di siglare una rete che forse avrebbe portato a tutta un’altra partita (12′ st Olivieri 5.5: si dà da fare, ma il suo lavoro si concretizza solo in un tiro alto).
De Luca 5.5: imprecisione, sfortuna o bravura del portiere avversario? Forse tutte e tre le cose. Sta di fatto che come la settimana scorsa non riesce a concretizzare le ottime occasioni che si procura o che gli servono i compagni. La seconda conclusione al 15′, respinta da Facchin già a terra, doveva essere finalizzata. Nelle altre due occasioni è sicuramente il portiere che gli nega il gol.
All. Alvini 5: contro la Spal l’inesperienza e l’egoismo di alcuni dei suoi avevano servito la beffa finale. Questa volta, dopo un ottimo primo tempo, ma con una ripresa davvero incolore, non ci si può appellare solo agli episodi. Anche perché il Perugia continua a steccare le gare al Curi e questo vorrà pur significare qualcosa, al di là delle statistiche. I cambi, poi, non hanno migliorato la situazione.