In questi giorni, i Carabinieri di Perugia, oltre a essere impiegati in prima linea per contenere il contagio da coronavirus, svolgendo controlli sulle strade per far osservare le direttive del Governo, proseguono nell’impegno finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio, al fine di accrescere, soprattutto nel delicato periodo di emergenza sanitaria, il senso di sicurezza percepita.
In tale contesto, i militari della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, con l’accusa di ricettazione, un giovane cittadino algerino, classe ’98, già noto alle cronache giudiziarie locali.
In particolare, l’uomo è stato notato all’interno di un parcheggio di una frazione a nord del Capoluogo, alla guida di un’autovettura il cui furto era stato denunciato alcuni giorni addietro. Alla vista dei militari il predetto ha immediatamente tentato di darsi alla fuga, venendo però prontamente neutralizzato dagli operanti.
Inoltre, nel corso del conseguente controllo, il medesimo, non essendo in possesso dei documenti d’identità, ha fornito false generalità ai Carabinieri i quali, all’esito degli opportuni approfondimenti, hanno definito la posizione del soggetto, procedendo quindi anche all’arresto per il reato di falsa attestazione di generalità.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida, al termine della quale il Giudice, dopo aver convalidato il fermo e l’arresto, ha disposto la permanenza del soggetto in carcere, in esecuzione di custodia cautelare.