La telefonata tanto attesa è arrivata alle cinque del mattino: “Sono nati!”. All’altro capo del telefono, il responsabile degli animali, che ha notato i cuccioli di Asinello Bianco mentre sistemava i recinti e dava da mangiare agli animali.
Di primo mattino, responsabili e addetti del parco naturale Città della Domenica si sono ritrovati davanti al recinto per festeggiare l’ultimo arrivato nella famiglia del parco, insieme al professor Oliviero Olivieri, che ha portato i suoi studenti in Veterinaria. E sono arrivate anche le telecamere delle tv, per immortalare un evento fortemente simbolico per la comunità perugina: solo a Perugia, infatti, nascono i piccoli Asinelli Bianchi dell’Asinara. E per questo i simpatici ciuchini sono diventati mascotte del parco.
Il lieto evento era atteso da settimane, da quando, a metà giugno, Città della Domenica annunciò che quattro asinelle avevano portato a termine la gravidanza e si apprestavano a partorire. A giorni, quindi, altri due piccoli puledri bianchi potrebbero aggiungersi a quelli già nati.
Per l’occasione, è stata indetta “La Festa dell’Asinello Bianco”, che si terrà il prossimo fine settimana, durante la quale saranno organizzati giochi ed esperienze a tema. Periodicamente nel parco naturale perugino si tengono iniziative per stimolare in grandi e piccini la conoscenza e il rispetto degli animali.
“Città della Domenica” è il primo parco d’Italia: aperto al pubblico nel 1963, quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anniversario. Fu ideato da Mario Spagnoli, figlio di Luisa Spagnoli, icona dell’imprenditoria femminile italiana.
I primi asinelli sardi sono arrivati negli anni ottanta, quando ormai restavano in vita pochissimi esemplari e la razza era in via d’estinzione. Il primo era anziano, aveva oltre 20 anni, dono di un pastore sardo innamorato del parco. L’asinello si ambientò subito e le sue condizioni di salute migliorarono in poche settimane.
Anche in virtù di questa prima positiva esperienza, negli anni successivi, grazie ad un progetto di tutela condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia (Facoltà di Medicina e Veterinaria) e con l’Istituto di incremento ippico di Ozieri (Sassari), sono arrivati al parco altri esemplari di Asini Sardi e dell’Asinara ed è cominciata l’opera di ripopolazione. Oggi, per motivi di spazio, solo alcuni esemplari sono esposti al pubblico.