Lu. Bi.
Era uno degli spacciatori che gestiva il mercato della droga nel centro srorico di Perugia e in altre zone della provincia. Lo scorso mercoledì l'attività del pusher è stata bloccata dalla Polizia che ha tratto in arresto Jelidi Abdellah, 38enne di nazionalità maghrebina pluripregiudicato. Il blitz degli agenti è scattato dopo un'attenta attività di monitoraggio, che ha permesso di verificare le modalità d'azione dello spacciatore. Una telefonata, l'appuntamento al bar del centro storico, e infine lo scambio col 'cliente'.
In prevalenza, lo spaccio al dettaglio, trovava un fertile mercato tra gli studenti universitari, identificati come assuntori di cocaina. Essendo venuti a conoscenza del numero di cellulare con il quale lo spacciatore era solito contattare i clienti, gli agenti della questura hanno teso una trappola al pusher. Fingendosi potenziali acquirenti, hanno dato appuntamento allo spacciatore sulla scalette che portano da Via XX Settembre a Via Pellicciari. Anche grazie all'aiuto delle Volanti, gli agenti sono riusciti a chiudere tutte le vie di fuga e, quando il pusher, che si era presentato in compagnia di un connazionale, ha riconosciuto gli agenti, non ha potuto far altro che rifugiarsi in un vicolo cieco.
Quando gli agenti hanno proceduto alla perquisizione personale gli hanno trovato in tasca appena 0,30 gr. di cocaina e in questura il suo cellulare non ha mai smesso di suonare. All'ennesima telefonata, un agente, simulando voce nordafricana, ha risposto al telefono verificando che dall'altra parte c'era uno studente perugino che voleva la droga dal nordafricano.
Così anche l'assuntore è stato identificato; uno studente perugino appunto che ha confessato agli agenti di prestare spesso piccoli favori al pusher, come accompagnarlo da un posto all'altro in auto, in cambio di piccole dosi di droga come quella trovata in tasca allo spacciatore, 'premio' di un favore che lo studente gli avrebbe fatto a breve.
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