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Perugia, finti carabinieri truffano le vedove / Uno è di Foligno

Redazione

Perugia, finti carabinieri truffano le vedove / Uno è di Foligno

I due sono stati arrestati e rintracciati grazie allo scontrino della colazione che avevano perso durante la fuga
Sab, 26/07/2014 - 18:55

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L’indagine parte dalla Squadra Mobile della Questura di Bologna, dove il primo fatto si svolge, passa per Perugia, dove viene commesso il secondo, e si conclude tra Ancona e Foligno (Pg), dove i due responsabili vengono individuati ed arrestati in quanto ritenuti colpevoli di truffe e raggiri ai danni di persone anziane, nello specifico donne, dietro mentite spoglie di appartenenti alle forze dell’ordine.

Un folignate ed un anconetano. Vincenzo Borrello , cinquantenne e Antonio Natale, quarantenne, il primo risiede in Provincia di Ancona ed il secondo a Foligno, hanno in comune non solo le origini napoletane, ma soprattutto la medesima modalità di rubare, con mezzi fraudolenti, denaro ed ogni altra utilità alle donne anziane di Bologna e di Perugia, dove operano in perfetta sinergia presentandosi come specialisti appartenenti ad un nucleo speciale anti-falsificazione monetaria dell’Arma dei Carabinieri, conseguendo lauti profitti.

Il primo episodio risale all’ottobre 2013: i due suonano alla porta di casa di una tranquilla vedova bolognese ottantacinquenne, mostrando un tesserino dell’Arma dei Carabinieri che la donna riconosce, ironia della sorte, in quanto simile a quello che possedeva il povero marito, ex Carabiniere defunto da anni. I due finti “esperti” di soldi falsi invitano la signora a consegnare loro tutte le banconote delle quali disponeva, così la malcapitata consegna loro denaro contante per ben 1100,00 Euro, dopodiché, allontanatasi per cercarne altro, affinchè i due militari potessero ispezionarlo accuratamente, si ritrova sola in casa, senza più il denaro né i suoi gioielli intanto individuati ed asportati dai truffatori.

Il secondo fatto risale al successivo dicembre 2013 e viene commesso, invece, a Perugia: i due Carabinieri “in missione speciale” scelgono come vittima sempre una bella vedova ottantacinquenne, la quale, anch’essa animata dalla più totale fiducia nelle forze dell’ordine, consegna ai due esperti monetari 100 Euro, le sole che le restano a fine mese dalla pensione mensile. Anche la seconda vedova, all’improvviso, viene abbandonata dai due falsi Carabinieri i quali si impossessano del denaro e si danno alla fuga.

La loro cattura, però, sarà determinata proprio dalla loro scarsa attenzione: nella fuga, lasciano cadere uno scontrino relativo ad una colazione (cornetto e cappuccino) consumata proprio quella mattina in una stazione di servizio folignate. Il successivo esame delle immagini registrate dal servizio di videosorveglianza del predetto autogrill, messo in relazione all’orario dell’emissione dello scontrino “fatale”, darà agli investigatori non solo i volti dei due “Carabinieri” in trasferta, ma anche targa e modello dell’autoveicolo da loro utilizzato per le loro scorribande, permettendo di individuarli con estrema facilità per formalizzarne la cattura.

All’esito delle indagini, i due campani sono stati colpiti da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal GIP. di Bologna, recapitato direttamente ai due falsi militari: L’anconetano per il successivo ed immediato trasferimento in carcere, ed il folignate, per gli arresti domiciliari. L’esecuzione della cattura del falso Carabiniere residente a Foligno, è stata condotta all’alba dello scorso martedì 22 luglio dagli uomini della Squadra Mobile – Sezione “Delitti contro il Patrimonio” diretti dal Dott. Piero Corona e coordinati sul campo dal Sostituto Commissario Fabio Tristaino, con la fattiva collaborazione dei colleghi del Commissariato di P.S. di Foligno (Pg), guidati dal Dott. Bruno Antonini.

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