(Ale. Chi.) – Befana di protesta questa mattina a Perugia: Piazza Grimana si è svegliata aprendo occhi e finestre sulla nuova manifestazione di CasaPound, i cui militanti hanno collocato, durante la notte, dei manichini raffiguranti i commercianti del centro “uccisi dalle politiche scellerate del Comune”. Al loro collo, dei cartelli con scritto: “ucciso dall'ennesimo centro commerciale in periferia”, “ucciso dai parcheggi a pagamento più cari d’Italia”, “ucciso dal degrado del centro storico”.
La protesta – Sull'onda, per la verità un pò scemata, delle proteste dei commercianti del centro storico contro il degrado, avvenute già a settembre e che rivendicavano come “Perugia non è la capitale della droga”, questa volta i manifestanti battono il ferro sul pericolo di un centro storico sempre più vuoto a discapito dei poli commerciali di periferia. “Per i commercianti del centro storico di Perugia – afferma Antonio Ribecco, responsabile cittadino di CasaPound – non è vita facile: vessati dalle tasse, dal costo dei parcheggi a pagamento che allontana i clienti mentre in periferia si costruisce l’ennesimo centro commerciale. Lo diciamo da anni, dietro alla morte del centro c’è una volontà politica precisa, altrimenti non si spiegherebbe il perché di tali interventi che vanno a spostare il centro dell’attenzione dei clienti in periferia, lasciano così morire il cuore pulsante della città. Ora – continua Ribecco – anche i politici perugini si accorgono del problema, ed affermano che è ora di rivedere la politica dei centri commerciali; meglio tardi che mai, anche se l’avvicinarsi delle elezioni comunali fa pensare che sia un interessamento ad hoc. Ci fa piacere quindi che Vinti sposi le nostre proposte, ma vorremmo ricordargli che il suo partito fa parte della maggioranza dell’attuale sindaco, e che quindi e' complice delle scelte fatte fino ad ora”.
Le proposte – CasaPound Perugia propone di rivalutare il centro storico, attraverso “contributi comunali azzerati per i primi tre anni a chi, al di sotto dei 35 anni, sia intenzionato ad aprire un esercizio nel centro storico che rivesta un valore culturale o strategico per la città; creazione di una banca dati on-line per i fondi sfitti, per facilitarne l’individuazione da chi è intenzionato ad affittarne uno; riduzione del 30 per cento sugli sgravi comunali per gli esercizi “storici” del centro cittadino, attivi da almeno 7 anni”.
Leggi anche:
- Da Piazza Grimana il grido di cittadini e commercianti contro la criminalità / “Riportare i perugini in centro” / Sindaco e Prefetto chiedono collaborazione
- Il Comitato di Piazza Grimana torna all'attacco / Oggi assemblea pubblica nell'aula Magna dell'Università per Stranieri
Riproduzione riservata
Foto Facebook