Uno straordinario ipogeo, costituito da 23 urne etrusche di epoca ellenistica (dal III al I secolo a.C.), è stato recuperato da Carabinieri Tutela Patrimonio culturale, dopo due anni di indagini compiuto sull'intero territorio nazionale.
''Si tratta di un recupero di valore eccezionale'', forse il più importante degli ultimi decenni, ha detto il ministro dei Beni culturali Massimo Bray intervenuto alla presentazione alla stampa riferendosi ai ''bellissimi reperti'', che consentono di approfondire la storia delle popolazioni etrusche del centro Italia in un periodo cruciale, quando venivano via via assimilate al dominio romano.
La grande tomba, di appartenenza alla famiglia aristocratica dei Cacni, è infatti venuta alla luce dieci anni fa nei pressi di Perugia, durante i lavori per la costruzione di una casa, ma l'impresa edile non ha denunciato alle autorità il rinvenimento cercando invece di trovare acquirenti tra collezionisti e appassionati.
Seguendo a Roma una persona, nota per i traffici illeciti, che cercava di vendere un prezioso reperto, i Carabinieri della Tutela hanno anche potuto recuperare 5-7 urne già vendute a Perugia, nonché localizzare con esattezza il terreno dove è stato ritrovato l'ipogeo, contestualizzando così l'importante scoperta, ora al vaglio dei ricercatori della Soprintendenza e delle università. Ci sono possibilità che l'ipogeo, come già è accaduto nella zona, abbia più stanze.