Perugia, Boccali riferisce sulla sicurezza in consiglio comunale. Oggi l'incontro in Viminale - Tuttoggi.info

Perugia, Boccali riferisce sulla sicurezza in consiglio comunale. Oggi l'incontro in Viminale

Redazione

Perugia, Boccali riferisce sulla sicurezza in consiglio comunale. Oggi l'incontro in Viminale

Mer, 16/05/2012 - 10:32

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Più poteri ai sindaci nel controllo del proprio territorio e un'attività di intelligence contro i flussi di droga nazionali e internazionali, che trovano in Perugia una base logistica di primaria importanza per numerose organizzazioni criminali. Sono queste le due richieste che il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali esporrà oggi al ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, in un incontro fissato per oggi pomeriggio alle 17 al Viminale.

A riferire le richieste del comune è stato lo stesso sindaco, intervenuto all'ultimo consiglio comunale di Perugia, per rendere conto della questione sicurezza in città, dopo la ferita aperta dalla notte di scontri e di anarchia che ha invaso il centro la settimana scorsa.

“Ho riferito al ministro che non ci sto a rappresentare lo Stato senza avere a disposizione poteri adatti per poter fornire risposte concrete”, ha detto Boccali al consiglio, precisando che “al ministro mercoledì verranno formulate richieste precise, in primis quella di procedere ad un’attività di intelligence che parta da lontano per stanare alla radice certi fenomeni, sconfiggendo le 'centrali' dello spaccio e non limitandosi al mero contrasto di coloro che operano sulle strade”.

Grandi flussi – Perugia secondo recenti stime delle forze dell'ordine è considerato dal 2007 il quarto centro più “fiorente” di Italia per traffico da stupefacenti. Un business che vede protagoniste organizzazioni criminali nostrane ed estere, secondo l'Arma dei Carabinieri con una ripartizione del 40 per cento del mercato in mano agli “stranieri” (organizzazioni di area balcanica e canali spagnoli dei traffici) e per il restante 60 per cento in mano a un'invisibile criminalità organizzata italiana. Nel suo rapporto 2010, infine, l'organizzazione Libera definisce Perugia “una provincia dove il traffico di droga è il più longevo affare della criminalità organizzata in terra umbra”.

L'intervento di Boccali in consiglio comunale, che ha anticipato l'incontro a Roma di oggi, tende dunque a riportare l'attenzione sul collegamento tra sicurezza e droga, facendo riferimento ai grandi flussi che coinvolgono Perugia e che trovano sbocco in una rete di grossisti e di spacciatori di strada sempre pronta a rigenerarsi.

“Inevitabile -inoltre, secondo Boccali- l’interrogativo su quali siano le cause di certi episodi, del proliferare dello spaccio di droga e della prostituzione. Su tali settori emerge, purtroppo, la presenza di una forte domanda ed è su questi aspetti, unitamente al controllo del territorio, che occorre agire con forza e determinazione”.

Stranieri e locali – Nel suo intervento in consiglio comunale, il sindaco ha voluto spendere una parola anche nei confronti della comunità straniera di Perugia, che rischia di restare vittima di una crescente quanto inevitabile xenofobia del territorio: “in tutto questo clima non deve passare il principio secondo cui lo straniero corrisponda necessariamente al delinquente, perché non è così. Solo chi delinque deve essere punito, ma sappiamo che moltissimi stranieri sono dalla parte della giustizia e sono stati i primi ad essere stati colpiti dai fatti di martedì”, ha detto il sindaco.

Anche sui bar e i locali notturni, prime vittime della reazione di Perugia alle violenze, a cominciare dalla chiusura del Mania in piazza IV novembre, Boccali ha fatto un passo indietro riferendo al consiglio. “Dobbiamo lavorare senza criminalizzare i pubblici esercizi, il divertimento e gli studenti, ma è chiaro che, all’interno di un ambiente composto per la gran parte da persone oneste, sono presenti comportamenti illegali che hanno contribuito al proliferare di certi fenomeni”, ha detto.

Il consiglio – Piuttosto condiviso è stato l'appoggio all'atteggiamento dell'amministrazione da parte del consiglio comunale. “Finalmente il Sindaco ha preso atto del problema sicurezza, troppo spesso sottovalutato dai suoi predecessori nonostante le nostre sollecitazioni. Quello che è successo martedì scorso non può e non deve più accadere nella nostra città”, ha detto il capogruppo Pdl Rocco Valentino, che ha auspicato la convocazione nel più breve tempo possibile del tavolo di lavoro sulla sicurezza composto dal sindaco e dai capigruppo del consiglio.

“Dobbiamo fare uno sforzo per cancellare l’impressione che in questa città tutto sia consentito, dando corso a tutte le potenzialità del nostro ordinamento”, ha detto il consigliere Prc Emiliano Pampanelli. “!quanto accaduto martedì è rappresentativo non di un problema filosofico, ma di gestione del territorio e di mero ordine pubblico”.

(Francesco de Augustinis)

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