Si sono svolte questa mattina all’Ara Pacis di Via Masi a Perugia le celebrazioni ufficiali per la Giornata delle Forze Armate e Festa dell’Unità Nazionale.
Oltre ai massimi rappresentanti delle Forze Armate di stanza in città, erano presenti le autorità cittadine, tra cui in particolare il Prefetto Claudio Sgaraglia, il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, la Presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, la consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia, il Presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano, l’assessore regionale Antonio Bartolini e l’assessore comunale Teresa Severini. Presenti anche le associazioni combattentistiche e d’arme.
La cerimonia ha preso il via con l’ingresso dei Gonfaloni della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, quindi del Comune di Perugia, a cui è seguito il picchetto d’onore interforze al Prefetto, in qualità di rappresentante del governo, accompagnato dal generale di Brigata Vincenzo Maugeri, Comandante della Scuola di Lingue Estere dell’Esercito.
Al termine, è stata effettuata la cerimonia solenne dell’Alzabandiera, sulle note dell’Inno d’Italia.
Nel corso della manifestazione sono stati letti anche i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che hanno ricordato come con questa giornata si celebri anche il centenario della fine del primo conflitto mondiale, con la vittoria sull’Impero austro-ungarico, e la ritrovata Unità d’Italia.
“La giornata dedicata alla Festa dell’Unità Nazionale -scrive il Presidente della Repubblica nel suo messaggio- ricorda la vittoria delle forze dell’Intesa contrapposte agli Imperi Centrali in una guerra dalle distruzioni e devastazioni tali da gettare per lunghi anni l’intero continente europeo nell’abisso più profondo, come mai era accaduto prima nella lunga storia dell’umanità. (…) Quando tutto sembrava perduto, il Paese trovò sulle trincee e sul fronte interno le energie per riprendersi e capovolgere le sorti del conflitto. (…) Militari provenienti da ogni contrada d’Italia, uniti sotto il Tricolore, avevano, con grande dedizione, portato a compimento il tanto sospirato sogno risorgimentale.”
Mattarella ha, quindi, ricordato, insieme ai soldati caduti in guerra, la popolazione civile e soprattutto le donne. “Rendiamo omaggio alle donne -scrive ancora il Presidente- che sulle proprie spalle hanno portato il fardello più grande. Madri, spose e sorelle che presero il posto di chi partiva per il fronte: per sopravvivere e mandare avanti il Paese. In troppi casi, attesero invano il ritorno dei propri cari. L’Italia intera, le famiglie, ebbero a sopportare un peso indicibile che ne segnò la vita nel profondo: quel patrimonio morale va onorato.”
Infine, ha ricordato tutti coloro che hanno perso la vita, in questi anni, per la sicurezza e la pace tra i popoli e i militari italiani impegnati nelle missioni all’estero.
La cerimonia è quindi proseguita con la lettura, da parte di uno studente del Liceo classico e musicale Annibale Mariotti di Perugia, del Bollettino della Vittoria firmato dal Gen. Armando Diaz il 4 novembre 1918 ed, infine, con la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai caduti da parte del Prefetto Sgaraglia, del Sindaco Romizi e della Presidente Marini.
Nel pomeriggio, invece, la Sala dei Notari ha ospitato l’evento “Centenario della Grande guerra. Dietro la vittoria. Un viaggio attraverso la memoria un secolo dopo”, che vedrà protagonisti il Coro CAI Melegnano, sotto la direzione di Silvia Berardi e il Coro CAI di Perugia, diretto dal maestro Paolo Ciacci, gli attori Katia Morelli e Leandro Corbucci. Proiettate immagini a cura di Leandro Battistoni.