Venti di tempesta nel PD umbro. Questa volta a creare scompiglio è una nota dell’autodefinitasi maggioranza dell’Assemblea regionale del partito, recentemente commissariata dalla sua Direzione nazionale, il cui incipit è segnato appunto da previsioni infauste: “tanto tuonò che piovve“.
PD Umbria, voto online e sciolta l’assemblea
“Un atto, portato avanti con metodi e argomenti pretestuosi, che sembra evidenziare una paura di dialogo che serpeggia nel nostro partito“, si legge nel documento. E subito dopo: “presenteremo un Ricorso al Tribunale per chiedere l’annullamento dell’atto di commissariamento dell’Assemblea. Un provvedimento che giudichiamo sbagliato e irresponsabile“. I richiami al dialogo e all’elaborazione di una linea comune compongono il resto della nota, in particolare in vista del futuro appuntamento autunnale delle elezioni regionali.
Fabio Paparelli, presidente in carica, fisserà di diritto la data da comunicare al Ministero dell’Interno, previo scambio di informazioni con il resto della Giunta. L’orientamento sembra quello tale per cui si convergerà sul 20 ottobre, data utile per evitare l’onda d’urto del processo su Sanitopoli e per drenare possibili exploit di bocciani e mariniani.
Oggi la riunione della nuova assemblea
Intanto, in corso in queste ore a partire dalle 18 e prima della pausa ferragostana, al Park Hotel di Ponte San Giovanni per la nuova assemblea costituita dal commissario Walter Verini. Sarà presente, si legge nella convocazione, anche Marina Sereni, della segreteria nazionale PD e Responsabile Enti Locali.
Si discuterà del calendario delle feste dell’Unità e con tutta probabilità anche del nome da schierare in campo per le elezioni regionali. Spicca ormai da tempo, uno tra tutti, quello di Andrea Fora, presidente di Confecoperative Umbria. Un nome che troverebbe concorde anche l’area cattolica e che potrebbe puntare a estendere il consenso anche all’esterno dello zoccolo duro del centro-sinistra.
Dal “Cantiere civico” del prof. Ferrucci (di cui lo stesso Fora fa parte) sembrano provenire risposte positive e aperture verso l’unione delle “energie civiche in regione già nei prossimi giorni”.
E le primarie?
Ma non è finita qui per l’autodefinitasi maggioranza dell’Assemblea regionale del PD, che vorrebbe invece scegliere il candidato in maniera diversa. “Si aggiunge – si legge infatti nella nota – un altro elemento: la paura delle primarie e della discussione intorno al candidato presidente. Le primarie di coalizione restano per noi la soluzione migliore per cementare una coalizione e creare una piattaforma programmatica valida, tanto più ora che si parla di anticipare la data delle elezioni. Invece si va nella direzione opposta: non ci è dato di sapere se si sia mai insediato un “tavolo di coalizione” e non conosciamo ancora chi saranno i nostri alleati nella corsa contro la destra di Salvini e il populismo del 5 Stelle”.
Il tutto mentre il centro-destra, pur tentennando, non resta a guardare: in settimana potrebbe giungere la nomina ufficiale a candidato presidente della Regione Umbria, con Donatella Tesei, ex sindaco di Montefalco, ancora in pole position, in ticket con Marco Squarta (FdI).
©Riproduzione riservata