Parco Rosselli latrina a cielo aperto, Malafoglia "Arrivano i 'nostri'" - Tuttoggi.info

Parco Rosselli latrina a cielo aperto, Malafoglia “Arrivano i ‘nostri'”

Luca Biribanti

Parco Rosselli latrina a cielo aperto, Malafoglia “Arrivano i ‘nostri'”

Giovani del quartiere di Sant'Agnese pronti a riprendersi l'area
Mer, 26/08/2015 - 20:22

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L’escalation di episodi di spaccio e furti al Parco Rosselli, in particolare la violazione dell’asilo nido e la visita dei ladri al centro sociale, ci ha spinto questa mattina a verificare in loco quanto realmente accaduto, anche per avere una voce diretta di tutte quelle associazioni che sono presenti nello stabile adiacente al parco, che vivono quotidianamente il disagio di un’area abbandonata a se stessa.

Una volta sul posto, non sono riuscito a parlare con i dirigenti dell’asilo nido perché chiuso, ma mentre tornavo senza avere avuto risposta al campanello, ho potuto vedere da vicino quali siano i problemi e i disagi dai quali sono afflitti i cittadini.

Una Matiz nuova, di colore grigio, arriva proprio davanti al cancello di ingresso del parco: a bordo una coppia, una ragazza e un ragazzo, entrambi giovani e curati nell’aspetto. Lui esce dall’autovettura, non ha cura di guardarsi intorno, né di nascondersi almeno un po’. Apre la zip dei pantaloni e proprio davanti al cancello, ‘in faccia’ ai miei occhi e a quelli sconcertati di un anziano che era da poco uscito dal bar vicino al parco, inizia a fare pipì.

Proprio in quel momento passavano tre signore provenienti dal palazzo dove ci sono le sedi delle associazioni; anche loro guardano disgustate e tirano dritto.

Senza fretta, il giovane finisce i suoi bisogni con calma, lanciando un’occhiataccia a me e all’anziano che assistevamo alla scena, tira su la zip e se ne va come nulla fosse.

Parlando con l’anziano e con le signore che nel frattempo si erano fermate per condividere con noi quanto accaduto, sono rimasto colpito dalle loro parole: “Qui non si tratta più di una situazione di degrado. Tutti si sentono autorizzati a usare quest’area come gabinetto, discarica, e per affari poco chiari. Ormai neanche ci stupiamo più quando vediamo certe scene. Vediamo e tiriamo dritto per non avere guai”.

Il problema è ancor più grave quando da una situazione di degrado e disagio vero, diventa consuetudine dei cittadini considerare una zona della città come zona franca, dove non solo spacciatori e ladri hanno campo libero, ma il clima di indifferenza e rassegnazione generano ‘vuoti’ istituzionali.

Un episodio simile è accaduto nella giornata di ieri in pieno centro storico. Intorno alle 16.00, una donna, in apparente stato confusionale, è entrata in una delle ultime storiche cabine Telecom di Via Primo Maggio e, sotto gli occhi dei passanti, ha espletato i suoi bisogni. A quanto riferito da alcuni residenti sembra anche la zona della scuola Anita Garibaldi, quella tra i cassonetti dell’immondizia e la cabina, sia meta abituale di ‘incontinenti’.

Sulla questione della sicurezza al Parco Rosselli, abbiamo deciso di sentire le parole del sindaco, Leopoldo Di Girolamo (in ferie ma informato dei fatti) e il vicesindaco, Francesca Malafoglia: “La mattina stessa del furto, abbiamo sentito la Questura – ci ha detto il vicesindaco – che ci ha confermato il servizio di sicurezza e vigilanza che hanno svolto finora. Per aumentare il controllo del territorio stiamo valutando un presidio democratico, perché non è possibile prevedere un reato, ma è invece opportuno intervenire sul tessuto del territorio. Da qualche mese siamo in contatto con gruppi di giovani del quartiere di Sant’Agnese che vorrebbero realizzare iniziative per restituire un’area della città ai cittadini con la collaborazione delle istituzioni”.

Insomma dove le istituzioni non arrivano, arrivano i nostri, e si chiede la partecipazione dei cittadini che in questo caso è stata spontanea: “Abbiamo chiesto loro di formalizzare questi progetti – prosegue la Malafoglia – per una collaborazione condivisa. Tra le varie aree che consideriamo beni comuni da condividere con i cittadini c’è proprio quella del quartiere di Sant’Agnese. È prevista l’animazione del quartiere, la proposta di una serie di attività legate alla tradizione popolare, con lo scopo di creare una maggiore presenza di cittadini e istituzioni e sottrarre l’area all’abbandono”.

Ricordiamo che il Parco Rosselli è ancora chiuso, ma è facilmente accessibile da due passaggi laterali ricavati dal semplice spostamento delle reti metalliche mobili che delimitano il confine con lo stabile delle associazioni, per via del rischio di dissesto idrogeologico dovuto a episodi di maltempo: “Stiamo aspettando ancora i risultati dei carotaggi effettuati da qualche tempo – conclude il vicesindaco – per sapere come possiamo intervenire e riqualificare l’area”.

© Riproduzione riservata


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