Un paracadutista di Roma è morto poco prima delle 11 di questa mattina durante un lancio alla Aviosuperifice di Terni “Alvaro Leonardi”. Aveva 41 anni ed era considerato uno tra i più esperti dell’associazione sportiva “The Zoo” di cui faceva parte anche come cameramen nei lanci in tandem. Il dramma si è consumato alle 10,45 di stamani quando un gruppo di 9 parà di Roma e Terni si sono lanciati dal Cessna 208.
L’uomo era accompagnato dalla fidanzata, paracadutista anche lei, che ha assistito, impotente, alla drammatica scena. E’ stata lei stessa, sotto choc, ad avvisare i congiunti del proprio compagno che hanno raggiunto da poco il capoluogo umbro.
L’incidente – sull’incidente indaga la polizia di Terni coordinata dal sostituto procuratore Camilla Coraggio. Stando ad alcune testimonianze la vela principale avrebbe cominciato a ‘spiralare’, una, due, forse fino a dieci volte. Il parà è riuscito, sempre secondo la ricostruzione di alcuni testimoni oculari, ad aprire la vela di emergenza ma ormai quando l’impatto al suolo era imminente. Per lui non c’è stato nulla da fare e a nulla sono valsi i soccorsi dei compagni di squadra e dei sanitari del 118 arrivati prontamente sul luogo.
Le indagini – difficile al momento capire cosa può essere accaduto ad alta quota. Probabilmente informazioni utili arriveranno dal filmato della GoPro che il paracadutista aveva installato e che è stata subito consegnata agli inquirenti. “Era un atleta esperto – dice a TuttOggi il responsabile dell’aviosuperficie, Luca Budelli – è troppo prematuro azzardare ipotesi. Chi ha assistito alla scena ha confermato che la vela ha ‘spiralato’ e forse l’apertura di quella di emergenza è stata attivata con una frazione d ritardo. 10, 20 metri prima e l’incidente avrebbe avuto un diverso epilogo” conclude con la voce che a stento resta ferma.
L’incidente a Taricone – il luogo dove si è consumato il dramma di oggi è lo stesso in cui il 28 giugno 2010 ebbe un incidente il popolare attore Pietro Taricone, deceduto il giorno seguente a causa delle gravissime ferite e nonostante i disperati tentativi dei chirurghi di Terni di strapparlo alla morte.
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