La Kronogest, società incaricata di gestire il Palaevangelisti di Perugia, non ci sta. Dopo le frasi pronunciate dal presidente della Sir Volley, Gino Sirci, riportate anche su queste colonne, relative all’opportunità sfumata di poter ospitare a Perugia la Final Four di Supercoppa, a causa del previsto concerto di Emma, la società Kronogest SSD arl vuole fare chiarezza.
Prima di tutto, fanno sapere dalla Kronogest, “da parte della società Sir era stato accettato con ampio preavviso, e in tempi non sospetti, il calendario proposto dal quale risultava che il 25 e 26 settembre 2016 l’impianto non fosse disponibile”. “Lo testimonia – aggiunge la società vincitrice dell’appalto per la gestione del Palaevangelisti – il documento di disponibilità da noi rilasciato e consegnato dalla stessa Sir alla Lega Volley nel mese di giugno 2016. Ovvero più di un mese fa. Pertanto rimaniamo sbalorditi di fronte a questo atteggiamento distruttivo, che sembra avere il solo fine di screditare il nostro operato (anche in termini di disponibilità nei confronti della squadra). Per quanto riguarda questa specifica vicenda, abbiamo documenti alla mano che dimostrano senza ombra di dubbio di come la Sir fosse perfettamente a conoscenza già da giugno della non disponibilità dell’impianto nelle date in oggetto“.
L’episodio strumentalizzato – “Ci auguriamo – continua il comunicato della Kronogest – che questo episodio, gestito in modo strumentale contro di noi dalla Sir, faccia prendere consapevolezza alle fazioni politiche, sindacati compresi, della gravità di quanto accaduto. E che la città sottoposta a un’anomala pressione da parte della Sir, comprenda come stanno effettivamente le cose. Restando al tema specifico: la richiesta dell’impianto da parte dell’organizzatore del concerto Emma ci è pervenuta nel mese di maggio 2016 ed è stata contrattualizzata nel corso della prima quindicina di giugno 2016. Ma soltanto nel mese di luglio 2016, quando lo staff dirigenziale della Sir si è accorto della dimenticanza che avrebbe compromesso la possibilità di disputare la Final Four al Palaevangelisti (una dimenticanza non imputabile a noi), la Sir ha provato immediatamente a fare pressioni su di noi, sul Comune di Perugia e sull’organizzatore dell’evento“.
Il concerto di Emma – “Così ci siamo attivati, proprio per venire incontro alle esigenze della squadra, cercando di capire in tutti i modi se fosse possibile spostare la data dell’allestimento del concerto. Fin quando il promoter locale di Emma ha chiuso qualsiasi possibilità in merito, escludendo categoricamente di poter allestire l’evento nella sola notte del 25/26 e confermando pertanto l’occupazione del Palazzetto prevista anche per il giorno 25 settembre. Una risposta che ha confermato l’impossibilità di svolgere l’evento sportivo a Perugia. Peraltro le pressioni svolte sullo staff di Emma non sono state un buon biglietto da visita per la città di Perugia. Pertanto, non riusciamo a capire come mai, in seguito a una dimenticanza da parte dello staff della Sir, si debba minacciare di trasferire la squadra in altra città cercando al tempo stesso di screditare il gestore del Palazzetto agli occhi dell’opinione pubblica. Non possiamo accettare questo clima di minacce che tendono a deteriore i rapporti e oltre allo svolgimento del nostro operato”.
Pronti a rispondere al Pd – La Kronogest si dice anche pronta a rispondere al Pd, che ha convocato la Commissione a Palazzo dei Priori per chiarire la situazione della gestione degli impianti sportivi a Perugia. “Ribadiamo inoltre la nostra assoluta disponibilità a essere ascoltati dalla commissione del PD creata al fine di verificare l’appalto. Detto questo – concludono dalla Kronogest – teniamo a chiarire che se la Sir Volley deciderà di andare via da Perugia non sarà per colpa nostra. A oggi abbiamo anche sviluppato un calendario che possa aumentare la loro privacy durante gli allenamenti oltre ad aver trovato una soluzione per non fargli più smontare il taraflex e garantendogli un risparmio di circa 15.000 euro all’anno.
Noi continuiamo a sperare in uno sviluppo costruttivo dei rapporti. Anche per questo motivo abbiamo preferito rispondere in modo chiaro con questo comunicato, senza adire le vie legali. Resta evidente che se non cambieranno i toni e i contenuti da parte della Sir, non potremo restare perennemente passivi di fronte ad accuse infondate e a nuove bugie”.