Da oggi, la “bretella apecchiese” di Città di Castello e le sue cinque rotonde, hanno un nuovo nome: quest’ultime, ora lungo la ribattezzata “Via delle Scienziate” sono state dedicate a Rita Levi Montalcini (rotonda di Viale Europa), a Rosalind Franklin (Graticole), a Rita Brunetti (bivio per Titta e Badiali), a Marie Curie (ospedale) e a Trotula de Ruggiero, prima donna medico in Italia (a Galassina).
E’ questo il modo che l’Amministrazione comunale di Città di Castello ha scelto per ricordare l’Otto Marzo, aderendo idealmente allo sciopero indetto da ‘Non una di meno’ e ‘Lotto Marzo’. Presenti alla cerimonia di scoprendo, alla rotonda intestata a Rita Brunetti, gli studenti del polo tecnico Franchetti-Salviani, autori dell’idea di via delle Scienziate, la scuola Alighieri Pascoli che con il maestro Marcello Marini e la direttrice del coro Anna Marini hanno accolto l’ingresso delle delegazioni, gli assessori Luciana Bassini, Rossella Cestini e Monica Bartolini, le consigliere comunali Benedetta Calagreti e Luigina Flamini e il vicesindaco Michele Bettarelli, in rappresentanza dell’Amministrazione.
“Nessuno si è tirato indietro davanti all’Otto Marzo ha sottolineato Bassini, ricordando come “se oggi siamo qui, lo dobbiamo ai ragazzi del polo tecnico che hanno richiamato l’attenzione sull’assenza di personaggi femminili nella toponomastica tifernate. Mentre le donne continuano a morire di femminicidio, le donne della Giunta, le consigliere comunali, scuole e giovani si muovono concretamente per colmare un divario di genere che continua ad esistere, sia a livello superficiale che profondo. Diffidiamo da chi sostiene che ormai la parità è raggiunta. C’è ancora tanto da fare prima di raggiungere pari opportunità nelle carriere e nei ruoli sociali”.
L’intitolazione delle cinque rotonde è avvenuta attraverso due cortei di ragazzi e istituzioni che, partendo uno da Viale Europa ed uno da Galassina, hanno scoperto le targhe e quindi raggiunto, scortati dai Vigili urbani, la rotonda centrale, intestata a Rita Brunetti. A spiegare chi fossero le cinque scienziate scelte e come proseguire il progetto, sono stati i ragazzi della scuola superiore e la docente riferimento Liliana Mascolo: “C’è stato un grande coinvolgimento perché abbiamo lavorato su una realizzazione concreta. Naturalmente per riequilibrare il genere della toponomastica è necessario proseguire nel lavoro di intitolazione, dato che nemmeno l’1% di vie e piazze porta il nome di una donna”.
La Giornata internazionale della donna proseguirà con le visite in pinacoteca, promosse da Il Poliedro, l’incontro di Anpi sui 70 anni del voto alle donne, alle 17 presso Tela Umbra, e la serata di convivialità del club 8.3 al Musicista.