Tra circa un mese, dopo anni di abbandono ed infiniti lavori di recupero e restauro, Foligno si riapproprierà finalmente di uno dei suoi più bei gioielli storico architettonici ed artistici.
A metà settembre infatti, torneranno a riaprirsi le porte del suggestivo Oratorio del Crocefisso: uno scrigno di tesori, un capolavoro unico d’arte barocca, che qualche esperto non esita addirittura a considerare come il più bel monumento cittadino.
A darne l’annuncio, seppure ancora in maniera del tutto ufficiosa, è la stessa vicesindaco con delega alla cultura, Rita Barbetti.
“Si stanno praticamente disponendo gli ultimi ritocchi e le operazioni di riconsegna – fa sapere – ad oggi la situazione ci lascia sperare che l’oratorio possa essere inaugurato ed aperto al pubblico a metà del mese di settembre”. E’ il completamento definitivo del cosiddetto ‘circuito degli oratori’. “Purtroppo l’oratorio del Crocefisso è rimasto chiuso per tanti, troppi anni – rileva la stessa vicesindaco Barbetti – ma trovo anche io che sia uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi del patrimonio cittadino. La mia intenzione, una volta tornato alla piena funzionalità – annuncia – è quella di lasciarlo comunque fruibile ai visitatori, agli appassionati d’arte ed alla comunità folignate, magari anche come contenitore di eventi”.
La struttura, incastonata tra l’auditorium San Domenico e Palazzo Candiotti, sede dell’Ente Giostra Quintana, è stata edificato in tre periodi diversi: 1587, 1643 e 1702. Il soffitto ligneo intagliato, è un autentico capolavoro d’arte tardo barocca.
I lavori di restauro del complesso, passato al Comune nel 2002, sono stati a dir poco complessi: dal consolidamento sismico delle strutture a quello delle superfici decorate, il recupero dell’intradosso della cupola centrale, del primo e del secondo arcone, ed ancora il restauro degli apparati decorativi parietali.
L’ultimo finanziamento per la sistemazione del crocefisso ligneo d’altare, i paramenti in seta ricamata, il tabernacolo ed i gradini d’altare, risale al febbraio 2015 per circa 21mila euro.
Ad impreziosire ancor di più questo gioiello, la scoperta di un affresco dell’artista Noel Quillerier del 1626 in cui è raffigurata Sant’Elena: l’unico lavoro presente in Umbria del pittore ordinario di Luigi XIV ed il solo con la tecnica ad affresco.