Gip conferma la custodia cautelare nel carcere di Spoleto, così come chiesto dal Pm, Barbara Mazzullo
Aggiornamento ore 22.00 – Nella giornata di oggi, 1 dicembre, il giudice Simone Tordelli ha sciolto la riserva circa la convalida dell’arresto di Samuel Obagbolo, confermando la custodia cautelare nel carcere di Spoleto, così come chiesto dal Pm, Barbara Mazzullo.
Secondo il Gip, infatti, sussisterebbe sia il pericolo di fuga (Samuel Obagbolo sarebbe infatti andato a Perugia subito dopo il fatto di sangue, per poi tornare a Terni grazie alla mediazione telefonica dei Carabinieri) sia il pericolo di reiterazione del reato. Secondo il giudice del tribunale di Terni, inoltre, dalle testimonianze acquisite e dall’analisi dei filmati di videosorveglianza al vaglio degli inquirenti, emergerebbero gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’accusato. Nella giornata di domani, il medico legale Luca Tomassini, svolgerà l’autopsia sul corpo della vittima nell’ospedale di Perugia.
Omicidio Terni, presunto assassino non risponde al Gip
Samuel Obagbolo, il 27enne nigeriano in stato di fermo perché ritenuto presunto responsabile dell’omicidio di Ridha Jamaaoui, si è avvalso della facoltà di non rispondere in sede di udienza di convalida della misura cautelare disposta dalla Procura della Repubblica di Terni. Nella mattina di oggi, 1 dicembre, la difesa ha accettato che l’udienza si svolgesse in remoto “perché abbiamo massimo fiducia nelle istituzioni” – ha sottolineato l’avvocato Caracci.
Chiesta attenuazione della misura cautelare
La difesa di Samuel Obagbolo, rappresentata dall’avvocato Francesco Montalbano Caracci, ha chiesto un’attenuazione della misura cautelare “perché non riteniamo ci sia la possibilità di fuga, visto che Samuel non si è sottratto all’arresto, ha un regolare contratto di lavoro fino a dicembre ed è padre di famiglia, né sussiste il rischio di reiterazione del reato”. Il giudice, Simona Tordelli, si è riservata di decidere nelle prossime ore.
Omicidio Terni, proseguono le indagini
Proseguono le indagini dei Carabinieri di Terni, coordinati dalla Procura della Repubblica di Terni, per chiarire la dinamica dei fatti. Come sottolineato dallo stesso Procuratore Capo, dott. Alberto Liguori, ci sono ancora zone d’ombra rispetto alle quali è necessario approfondire alcuni elementi. La scena del crimine non è dunque ancora chiara agli inquirenti che continuano ad ascoltare testimonianze e a visionare i filmati delle telecamere che avrebbero ripreso alcuni momenti salienti di ciò che è avvenuto in via Marche.
Omicidio, corpo della vittima massacrato di botte
Decisiva sarà anche l’autopsia sulla salma della vittima, perché sarà da quella perizia tecnica che potranno emergere altri ulteriori particolari che potrebbero essere decisivi per le indagini. Il corpo della vittima, ad esempio, è stato letteralmente massacrato di botte, circostanza che potrebbe far supporre che il pestaggio sia avvenuto da parte di più persone. Al momento, comunque, non risulterebbero altre persone in stato di fermo.