Omicidio Sinibaldi, carabinieri Assisi catturano pericoloso latitante. - Tuttoggi.info

Omicidio Sinibaldi, carabinieri Assisi catturano pericoloso latitante.

Redazione

Omicidio Sinibaldi, carabinieri Assisi catturano pericoloso latitante.

Dom, 16/10/2011 - 10:08

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I controlli serrati, che la Compagnia Carabinieri di Assisi sta effettuando nella zona hanno portato all’arresto di un pericoloso latitante, A.B., pugliese 45 enne, pluripregiudicato, accusato di omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di arma da fuoco. I fatti risalgono al maggio del 2000, quando nelle campagne di Bari, più precisamente in Agro di Sannicandro, i Carabinieri della Compagnia di Triggiano rinvennero il cadavere di Pasquale Sinibaldi, un piccolo pregiudicato della zona, freddato con diversi colpi di pistola cal. 9 Luger al volto. Le successive indagini condotte dai Carabinieri portarono alla completa individuazione e identificazione dei componenti del gruppo di fuoco che aveva dapprima sequestrato il Sinibaldi e poi lo aveva condotto nelle campagne intorno a Bari, dove di notte venne messa in atto una vera e propria esecuzione in stile mafioso. L’uomo scovato dai Carabinieri a Santa Maria degli Angeli era stato individuato quale complice nel delitto e dopo la sentenza definitiva di condanna emessa a suo carico dal Tribunale di Bari, si era dato alla macchia tentando di far perdere le proprie tracce: aveva deciso di trovare riparo ad Assisi, forse pensando di potersi nascondere meglio in questa zona frequentata da moltissimi turisti e di poter sfuggire così all’arresto. Ma la sua presenza non è passata inosservata ai Carabinieri della Stazione di Santa Maria degli Angeli che, dopo aver svolto minuziosi accertamenti sul conto dello stesso, hanno avuto conferma che l’uomo era un pericoloso latitante. E’ stato così attentamente pianificato un blitz che, alle prime luci dell’alba, è stato messo in atto dai Carabinieri nell’appartamento che l’uomo aveva preso in affitto nella zona a nome di un parente. Il catturando era in casa con la madre e non ha opposto resistenza ai Carabinieri che l’hanno così ristretto nel Carcere di Capanne dove sconterà la pena definitiva della reclusione di 12 anni, 2 mesi e 20 giorni.

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