NUOVA PROCEDURA PREVENZIONE ERRORI SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE ASL3 - Tuttoggi.info

NUOVA PROCEDURA PREVENZIONE ERRORI SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE ASL3

Redazione

NUOVA PROCEDURA PREVENZIONE ERRORI SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE ASL3

Mer, 08/09/2010 - 14:48

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Il Servizio Immunotrasfusionale di Foligno e Spoleto dell'Asl n. 3 dell'Umbria garantisce trasfusioni ancora più sicure grazie alla nuova procedura operativa per prevenire gli errori. La procedura, elaborata dai medici del S.I.T., descrive le modalità operative e le professionalità coinvolte nella prevenzione degli errori trasfusionali e, inoltre, rende chiare le responsabilità delle singole figure impegnate nella trasfusione di sangue e dei suoi componenti migliorando la tracciabilità dell'intero percorso. Nella procedura operativa sono chiare responsabilità e modalità come quelle del medico che prescrive, segue ed è responsabile della terapia trasfusionale, quelle dell'infermiere responsabile sia del prelievo che del percorso trasfusionale e quelle dell'operatore che si occupa del ritiro e del trasporto. Tutti i passaggi sono registrati e controllati attraverso la compilazione di speciali moduli che assicurano e certificano tutta la tracciabilità del percorso trasfusionale. Il flusso operativo volto a garantire la sicurezza della trasfusione viene attivato dalla richiesta del medico e si conclude con la trasfusione al paziente. La tracciabilità dell'intero percorso è assicurata dai documenti che devono essere conservati nella cartella clinica come il modulo di richiesta degli emocomponenti e quello di assegnazione correttamente compilato e firmato. Tali documenti sono archiviati, sia in forma cartacea che informatizzata, anche dalla segreteria del Servizio Immunotrasfusionale. “Il percorso trasfusionale è un processo complesso che coinvolge, nelle sue diverse fasi attuative, varie figure professionali e diversi ambiti operativi – spiega la dottoressa Antonella Esposito, responsabile del Servizio – pertanto il principale elemento critico risulta essere l'identificazione del paziente deputato alla trasfusione. È auspicabile che gli sforzi normativi, organizzativi e tecnici, si focalizzino nell'abbattimento di tali eventi. E' necessaria – conclude – una adeguata attenzione politica e istituzionale a livello nazionale e comunitario per reperire le risorse necessarie al conseguimento di tali obbiettivi”.


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