(Luca Biribanti) – C'è chi sostiene che Sabato scorso a Roma fossero oltre 1 milione alla manifestazione organizzata da Cgil-Fiom, ma al di là dei numeri i lavoratori metalmeccanici, e non solo, hanno vinto la loro sfida. Due cortei sono partiti da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani per riunirsi poi a Piazza San Giovanni, cuore della manifestazione, dove sul palco c'erano ad attendere i manifestanti il Segretario Generale della Fiom Maurizio Landini e quello della Cgil Guglielmo Epifani che ha infiammato la platea accogliendo, a furor di popolo, la proposta di uno sciopero generale che dovrebbe essere organizzato dopo la manifestazione del 27 Novembre, sempre a Roma, se il Governo non dovesse accogliere le richieste dei lavoratori: “Dopo la manifestazione del 27 novembre in assenza di risposte da parte del governo noi continueremo anche con lo sciopero generale”, ha dichiarato Epifani, messaggio raccolto da Landini che ha incalzato: “Abbiamo il dovere di continuare questa battaglia e per continuare e' necessario che si arrivi a proclamare lo sciopero generale. La democrazia e un nuovo modello di sviluppo si costruiscono con il coraggio di cambiare e noi abbiamo il dovere di cambiare questa società che non va ribellandoci”. Alla manifestazione non ha fatto mancare la sua voce anche la regione Umbria dalla quale sono partiti una ventina di pullman, di cui 7 da Terni, per un totale di circa 2000 persone. Coloratissima e rumorosa la delegazione ternana che a suon di tamburi e fischietti ha scandito gli slogan dei numerosi striscioni sui quali si potevano leggere frasi del tipo “Noi non moriremo precari” e altre in cui venivano esaltati i valori del diritto al lavoro e del rispetto delle categorie più esposte alla crisi. Il bilancio della partecipazione è stato assolutamente positivo come ha dichiarato il Coordinatore Regionale Cgil-Fiom Gianfranco Fattorini: “Particolarmente degno di nota è il fatto che da Terni siano partiti non solo metalmeccanici, ma anche esponenti di altre categorie lavorative. La risposta della piazza smentisce di fatto le voci che vogliono far tacere le condizioni del mondo del lavoro in Italia, per questo continueremo a mobilitarci con la grande manifestazione del 27 Novembre a Roma. Il Governo deve ascoltare le richieste dei lavoratori rispetto alle attuali condizioni di crisi e non sminuire la stato delle cose che al momento è particolarmente difficile. Ci aspettiamo risposte concrete”.
NON CESSA L'ECO DELLA MANIFESTAZIONE FIOM A ROMA, DALL'UMBRIA 20 PULLMAN (foto Tuttoggi)
Mar, 19/10/2010 - 14:54