Spariscono dalla lista i nomi di Ada Spadoni Urbani e di Umberto Nicoletti Altimari, mentre rimangono attivi quelli di Francesca Manica e di Marco Ferullo
Giornata tempestosa quella di oggi, 16 giugno, per i vertici del Festival dei Due Mondi di Spoleto che dopo il trambusto causato dalla nomina di Ada Spadoni Urbani tra i Consiglieri Artistici di Monique Veaute, segnatamente Consigliere per lo Sviluppo, in tarda mattinata e senza una nota di comunicazione ufficiale, hanno praticamente dimezzato l’assetto della sezione dei 4 super esperti.
Spariscono così dalla lista i nomi di Ada Spadoni Urbani e di Umberto Nicoletti Altimari, mentre rimangono in carica quelli di Francesca Manica per gli Spettacoli internazionali e di Marco Ferullo come Consigliere per la Musica.
Cosa è successo ?
A quanto trapela, la Prefetta Tiziana Tombesi sarebbe intervenuta con una nota scritta, il cui contenuto rimane strettamente riservato, presso la Direzione Artistica del Due Mondi.
Tiziana Tombesi avrebbe chiesto dunque a Monique Veaute un confronto urgente sul tema e anche su alcuni aspetti organizzativi previsti dallo statuto.
Non è sfuggito ai più, infatti, che ancora nella mattinata di oggi, 16 giugno, erano in corso i lavori di montaggio delle torri tecniche presso il Teatro Romano, con una tempistica decisamente “avanzata” rispetto agli scorsi anni quando lo stesso impianto era già pronto almeno dai primi del mese.
Come sembra non esserci ancora traccia in giro degli utilissimi folder con il programma, mentre questa mattina erano in affissione i grandi manifesti 6×3 che annunciano la kermesse festivaliera. Un ritardo che appare inspiegabile tenendo conto che la Direzione Artistica si è insediata ufficialmente al comando lo scorso settembre 2020.
Tornando alle nomine, a seguito del confronto, la Direzione Artistica sarebbe, tornata sui propri passi avvalorando dunque l’intervento della Presidente della Fondazione Festival, e non solo.
Una ratio poco comprensibile
Ancora nella serata di ieri, 15 giugno, l’Ufficio Stampa della kermesse rivendicava la correttezza dell’assegnazione di incarico ad Ada Spadoni Urbani, evidentemente contestata oggi per motivi se non altro di opportunità, se non proprio di conformità.
In questo ambito così movimentato e a tratti simile ad un feuilleton,
appare però completamente inspiegabile la cancellazione di Umberto Nicoletti Altimari dal gruppo dei 4 consiglieri, che oltre ad essere un simpaticissimo spoletino di adozione, come del resto vanta di essere la Signora Spadoni Urbani, ha in più il notevolissimo pregio di essere anche il più qualificato dei nomi inizialmente inclusi nel gruppo dei consulenti alla Direzione artistica della 64ma edizione del Festival di Spoleto.
Sembrano intanto aumentare a dismisura le competenze e gli incarichi di Marco Ferullo, già consigliere per la musica e coordinatore comunicazione, editoria, stampa che in queste ultime ore sarebbe stato investito anche della delicata responsabilità di referente per la sicurezza dell’intera manifestazione.
La smentita di Marco Ferullo (aggiornamento delle 18,22)
Nel tardo pomeriggio, a proposito di quanto riportato da Tuttoggi sull’argomento, arriva la smentita di Marco Ferullo che ribadisce di avere incarico contrattualizzato al Festival come coordinatore della comunicazione, editoria e stampa e un incarico come consigliere per la musica. Lo stesso precisa quindi di non avere ulteriori incarichi assegnati nell’ambito dell’organizzazione della manifestazione.
Lega Spoleto interviene sulla vicenda
Di questo pomeriggio la nota della Lega Spoleto sull’intera vicenda:
“In relazione alle polemiche che hanno investito in questi giorni il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ci chiediamo quale sia il ruolo delle professionalità, anche culturali e politiche, che Spoleto potrebbe mettere in campo rispetto alla costante e sistematica scelta di figure ‘terze’, lontane dalla città che ospita e ha dato il nome allo stesso Festival”.
Così l’intervento del referente Lega Spoleto, Andrea Borgotti a nome di tutta la sezione.
“Troppo spesso – sottolinea il leghista – anche in situazioni ed ambiti diversi, i ruoli vengono calati dall’alto, con logiche che non sempre tengono conto delle reali capacità professionali dei nostri concittadini, prefigurando una sorta di ‘colonizzazione’ del brand Spoleto.
Non siamo contro nessuno e non abbiamo nulla contro nessuno, ma un vero e costruttivo confronto con la città, con le sue energie, con le sue forze e con le sue eccellenze, farebbe conoscere meglio le reali possibilità del tessuto spoletino e magari, darebbe la possibilità di investire su tanti giovani volenterosi e capaci, che Spoleto può mettere a disposizione”.
“La nostra città – continua Borgotti – è viva, vivace, foriera di talenti in tanti campi, specialmente in quello dell’arte e della cultura, ed anche il Festival ha bisogno di queste energie positive. Spoleto è conosciuta nel mondo per realtà che si sono imposte in molteplici comparti e queste forze propulsive non devono essere assopite da scelte discutibili, che poco hanno a che fare con la valorizzazione delle nostre peculiarità e delle risorse umane del territorio. Chiediamo rispetto per i giovani di Spoleto, per gli spoletini e per il nostro Festival”.
(Modificato h 17,04)