La Sala delle Allegorie di Palazzo Giusti Orfini, gremita come non mai, ha sancito il successo dell’edizione 2016 della conferenza di Nemetria, che ogni anno fa di Foligno la capitale internazionale dell’economia.
La tematica, d’altronde, era tanto attuale quanto di spessore: “La cultura industriale nell’era della nuova manifattura: lavoro, credito, territorio”. Gli organizzatori intanto, sono già al lavoro per celebrare il venticinquennale. E per consacrare le ‘nozze d’argento con la città’ si è pensato ad un ospite altrettanto eccezionale: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il progetto è ben più di un semplice auspicio, e per l’occasione si tornerà, come in origine, ad ottobre.
In attesa di conoscerne il tema, parliamo della ventiquattresima conferenza, sviluppatasi su concetti che hanno catturato l’interesse non solo degli ‘addetti ai lavori’. La tecnologia, in che direzione cambia la cultura e l’etica del lavoro? In che modo il sistema del credito può fornire supporto all’innovazione? Qual è il valore del territorio in un sistema industriale dominato dall’interazione globale, in progettazione, produzione e commercializzazione? Su questo e su molto altro ancora, si sono confrontati gli illustri relatori giunti ‘al centro del mondo’.
“Il vero binomio etica economia non può basarsi su di un esclusivismo, ponendo al centro la parola o, ma nella congiunzione e – ha dichiarato il vescovo di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi – in questa chiave, con l’imprenditore che si pone difronte al lavoratore, e non l’uno contro l’altro. E’ la chiave stessa della dottrina sociale, perché alla base dev’esserci il bene comune”.
Dopo il saluto dell’assessore allo Sviluppo Economico, Giovanni Patriarchi, che ha sottolineato l’importanza dell’evento per una città a vocazione commerciante e manifatturiera come Foligno, si è sviluppato il dibattito, moderato da Angelo Maria Petroni, segretario generale Aspen Institute Italia.
Particolarmente apprezzato, anche l’intervento di Antonio Baldaccini, amministratore delegato dell’azienda folignate Umbra Group.“Le sfide del futuro non ci fanno paura – ha detto – anzi sono uno stimolo per costruire una nuova cultura aziendale. La nostra anima sono le persone ed insieme innoviamo lavoro e progetti”.
“Oggi non è fuori moda parlare di manifattura – ha sottolineato il presidente del Censis e di Nemetria, Giuseppe De Rita – siamo infatti il secondo paese in Europa ed il quarto in occidente ad avere un ruolo leader nel settore, l’Italia è il più grande costruttore di macchine. Ormai si deve parlare di manifattura 4.0”.
A portare un prezioso contributo di riflessione, gli altri protagonisti della mattinata: Antonio Calabrò, Fondazione Pirelli; Guidalberto Guidi, presidente Ducati Energia; Sandro De Poli presidente GE Italia ed Enrico Giorgetti direttore generale di Farmindustria.
Applausi scroscianti per gli intervenuti e dall’altra, da sottolineare, la soddisfazione espressa dagli stessi relatori, per l’attenzione e l’accoglienza ricevuta.