Nebbia ancora nemica dei passeggeri dell’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi. Questa mattina il volo proveniente da Londra non è potuto atterrare a Sant’Egidio a causa della fitta nebbia.
Il volo Ryanair è stato quindi dirottato verso l’aeroporto di Ancona, dove gli autobus della Sulga hanno trasportato dall’Umbria i circa 170 passeggeri che avevano acquistato il biglietto.
A metà novembre la nebbia aveva impedito l’atterraggio ed il decollo di voli all’aeroporto internazionale dell’Umbria per diversi giorni, dirottando appunto ad Ancona i passeggeri in partenza per Londra e addirittura a Bologna quelli che si dovevano imbarcare per Catania.
Aeroporto, via la nebbia non le nere nubi
I passeggeri e gli operatori economici presenti all’interno dell’aeroporto avevano lamentato la mancanza di un radar corridoio, in considerazione del luogo in cui è ubicato lo scalo umbro, caratterizzato durante la stagione fredda per la presenza di nebbia. La Sase aveva replicato che le condizioni di visibilità, a causa della fitta nebbia, erano tali da non consentire l’atterraggio neanche negli aeroporti di categoria 1, quelli cioè dotati dei più sofisticati sistemi di ausilio tecnico per i piloti, anche in caso di bassa visibilità.
Certo, il rischio, così facendo, è che l’aeroporto internazionale dell’Umbria diventi solo uno scalo turistico da utilizzare durante la stagione estiva.
Proprio la Sase, la società che gestisce l’aeroporto, è finita nel mirino del Consiglio regionale, che ha chiesto alla Giunta regionale l’azzeramento del management.
Aeroporto, il Consiglio regionale boccia la gestione e il Cda