Altro duro colpo inferto allo spaccio altotiberino, attivo anche ai tempi del coronavirus. Un 25enne di origini albanesi è stato infatti arrestato dai carabinieri, a seguito di un’indagine svolta con vari appostamenti in un’area periferica di Umbertide, dov’erano stati segnalati movimenti sospetti anche durante il lockdown.
I servizi effettuati dai militari, in borghese e con auto civili, hanno consentito di notare il conducente di una Fiat Punto grigia, fare frequenti transiti e soste presso un terreno, dove con molta circospezione si recava spesso per non meglio definiti motivi, in seguito chiariti.
L’intervento dell’Arma, infatti, ha consentito di bloccare l’uomo, pregiudicato già noto alle forze dell’ordine, nell’atto di prelevare alcune dosi di cocaina in cellophane termosaldati, dall’interno di alcuni contenitori nascosti nel terreno.
I successivi accertamenti hanno quindi consentito di ricostruire una fitta trama di cessioni di stupefacente a numerosi e “affezionati” acquirenti della zona, anche con cadenza quotidiana. Alcuni di essi si fornivano da lui ormai da mesi, al prezzo di 60-70 euro al grammo.
I carabinieri hanno sequestrato alcune decine di confezioni di dosi, per un peso totale di 15 grammi di cocaina. Nell’abitazione dell’uomo è stata peraltro trovata la somma contante di 1.550 euro, ritenuta dagli investigatori provento dell’attività di spaccio. Al termine delle operazioni, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.