Insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Muzi Betti di Città di Castello, alla presenza del sindaco tifernate Luciano Bacchetta e dell’assessore alle Politiche sociali Andreina Ciubini. È composto da Marco Savelli, riconfermato presidente, Antonio Fiorucci, Letizia Dori, Loriana Grasselli e da Agnese Dini, che subentra a Dario Pellegrini.
“Abbiamo proceduto ad un rinnovo nella continuità essendo positivo il giudizio del lavoro svolto nel precedente mandato soprattutto rispetto alla messa in sicurezza della struttura e alla riqualificazione complessiva del servizio erogato, sia come standard sia come tipologia” ha dichiarato il primo cittadino Bacchetta, unitamente all’assessore Ciubini, al momento della firma. “Oggi Muzi Betti è residenza assistita ma anche comunità alloggio per disabili adulti, che prima dovevano vivere lontani dalla famiglia. Naturalmente i tagli alla spesa pubblica ed in particolare alla sanità e la riduzione del reddito medio ha messo sotto pressione anche il bilancio di questa struttura, che può tranquillamente convivere con altri soggetto del socio-assistenziale, se ognuno opera seguendo le disposizioni di legge” hanno aggiunto i due amministratori per i quali “l’equilibrio economico è buono, le prospettive solide: ci sono tutti gli elementi per continuare a lavorare guardando al futuro”.
“Il nostro ringraziamento va all’Amministrazione comunale e alla Regione che ci hanno dato di nuovo fiducia” ha detto Marco Savelli, ricordando come “l’ente che siamo stati chiamati a gestire ha una capienza di 90 posti, negli ultimi mesi mai coperti fino in fondo, per quanto riguarda gli anziani non autosufficienti e dodici posti, di cui sei in convenzione con la Usl per i disabili adulti, che invece sono al completo.
La Muzi Betti è, nella sua tipologia, una delle strutture più grandi della Regione: vi lavorano oltre 70 persone tra dipendenti diretti e operatori della cooperativa La Rondine che rappresentano una delle molte interazioni dell’Opera Pia con il territorio. “In questi quattro anni – ha aggiunto Savelli – abbiamo riqualificato gli addetti e li abbiamo formati su tematiche specifiche: proprio sabato scorso si è concluso il percorso sull’alimentazione dell’anziano fragile. Siamo certificati Iso 9001 e abbiamo ottenuto l’accreditamento della Regione. I passi per essere all’avanguardia sono stati compiuti e le difficoltà che permangono sono da ricondurre a cause diverse di ordine economico generale e dalla presenza di altre strutture”. “Rispetto al futuro” ha concluso il presidente “Muzi Betti ha bisogno di adeguamenti interni per elevare ancora il servizio e lo standard della struttura. Pensiamo di farli alienando dei cespiti patrimoniali che sono ancora nella nostra disponibilità dai quali ci aspettiamo di ottenere le risorse per ridefinire gli spazi della comunità alloggio, ristrutturare la parte della morgue, suddividere le aree comuni secondo parametri più di dettaglio”.