Una domenica da grande società per l’MTB Club; i bikers spoletini si dividono su due fronti, ma regalano soddisfazioni a non finire.
I risultati più eclatanti vengono sicuramente da quelli che ormai sono stati definiti gli scavezzacollo del club: nella terza prova dell’Appennino Enduro Trophy, quella tenutasi ad Urbania, nel pesarese, denominata, non a caso, “Brutale Enduro Challenge”, ci sono voluti cuore, coraggio, ma anche tanta resistenza, visto che i 1400 metri di dislivello sono stati affrontati tutti sotto il cocente sole di questi giorni: molti ritiri e molti forfait, ma non tra i ragazzi spoletini: secondo posto tra gli esordienti per Francesco Pratelli cat. Esordienti; straordinario primo posto per Maurizio Mariani che, nella categoria front, ha dimostrato tutto il suo valore, mettendo letteralmente k.o. gli avversari costretti all’abbandono; da sottolineare anche la buona prestazione di Michele Mazzoli che, nonostante fosse solo alla sua seconda uscita e nonostante le condizioni proibitive, è riuscito a portare a termine la gara.
Nella MTB più tradizionale, è andata in scena la quinta prova (su sei) della Umbria Marathon: la Gran Fondo del Monte Cucco, sui saliscendi intorno a Costacciaro. Anche qui condizioni rese difficili tanto dal percorso, quanto dal caldo, fattori che, comunque non hanno scoraggiato una partecipazione che ha sfiorato le mille unità. Da sottolineare le posizioni nei dieci di Eleuteri (8° tra gli junior) e di Birrocchi e Lancia (rispettivamente 8° e 9° nella categoria M6); ma il vero colpo da maestro è venuto dal giovanissimo Emanuele Rizzi che, grazie al terzo posto di tappa, è riuscito a scalare fino in cima la classifica, conquistando la maglia verde del leader della categoria Esordienti (prima volta nella storia del club).
“Peccato che diverse assenze – dice il Team Manager, Giampiero Petrioli – ci abbiano costretto ad abdicare rispetto alla prima posizione di squadra, ma non rinunciamo alla possibilità di vincere, magari sfruttando l’ultima prova di Massa Martana il prossimo 2 luglio. Lasciateci, però, essere orgogliosi del grande lavoro che sta facendo la nostra scuola di MTB, da cui proviene Rizzi, e che vedrà crescere molto anche almeno altri cinque elementi”. Insomma non basta una maglia verde per fare primavera.