Nel weekend in cui Valentino Rossi ha dominato il Gran Premio di Spagna, a Jerez, Danilo Petrucci ha intensificato i suoi allenamenti per tornare a essere protagonista di una stagione pazza e incerta. Michele Pirro, 16esimo e Scott Redding, 19esimo, hanno faticato tantissimo nel weekend spagnolo e non sono mai stati tra i protagonisti. In casa Octo Pramac aspettano con ansia che il Danilone nazionale torni a far decollare la sua ducati.
Intanto Danilo, sabato, è tornato in sella a una due ruote. Il pilota Ternano si è sottoposto a un lungo allenamento in bicicletta sotto il diluvio: “È sabato – scrive il Petrux sul suo profilo facebook – ed è previsto un lungo allenamento in bici, però piove, ma non importa, cominci dopo un pò a sentire freddo, ma non importa, dopo un pò sei mollo, ma non importa, poi quando sei a 70 km da casa grandina, ma non importa, dopo un pò anche il cellulare ti lascia solo, imbevuto d’acqua ormai, ma non importa aver perso un cellulare e tutti i dati dell’allenamento perché oggi sei un leone e vai sopra a tutti i problemi, freddo, acqua, vento, mani paralizzate. Niente mi ha fermato“.
Le parole del campione ternano e le modalità di allenamento lasciano presagire che il rientro sia vicino. Di questo passo il pilota umbro potrebbe tornare in pista già a Motegi, l’8 maggio. Se il piano A, per qualche imprevisto o ulteriore precauzione, dovrebbe saltare, allora è pronto anche un piano B, o meglio M, come Misano (22 maggio) dove Petrucci non può non essere sullo schieramento di partenza. Per l’occasione la pista adriatica si prepara a essere invasa di sostenitori rossoverdi.
La classifica generale, già compromessa, non necessariamente può rappresentare un handicap. Danilo potrà correre alla giornata cercando di regalare emozioni gara dopo gara senza il peso di dover migliorare quanto realizzato lo scorso anno. Un Petrucci in salute, libero da pressioni e da acciacchi fisici, rappresenta una mina vagante nella battaglia per il titolo mondiale e i vari Lorenzo, Marquez e Pedrosa presto dovranno fare i conti anche con la desmosedici numero 9.