Nella notte delle stelle a brillare più di tutte è stata quella di Danilo Petrucci. Non ce ne vogliano gli altri grandi campioni ternani premiati ieri sera in Comune dal Sindaco Di Girolamo e dal Presidente Regionale del Coni, Ignoza, ma quello che ha fatto battere più forte il cuore dei ternani quest’anno è stato proprio il pilota del team Ducati Pramac. Prima del 30 agosto 2015 di Danilo Petrucci si sapeva ben poco. O meglio, solo gli addetti ai lavori conoscevano veramente le qualità del centauro ternano. Dopo Silverston e la storica tripletta Rossi, Petrucci, Dovizioso, il Petrux è diventato il nuovo idolo dei tifosi ternani. Gara dopo gara, sorpasso dopo sorpasso, la rivelazione della MotoGP è diventata un’icona. Sarà per l’aria umida della Cascata delle Marmore ma ogni volta che sulla pista cadeva una goccia d’acqua dalle retrovie spuntava minacciosa la pinna della ducati numero 9, pronta a fare un solo boccone di avversari più blasonati e equipaggiati con moto ufficiali con tutti i confort, aria condizionata e accendisigari inclusi. Dopo la consegna della targa Petrucci si è fermato a fare quattro chiacchiere con Tuttoggi.info
Danilo, sei stato la rivelazione di questa stagione, avrai avuto sicuramente tante richieste, con chi correrai il prossimo anno?
“Sarò ancora con la Ducati. Avevano un’opzione anche per il 2016. Al di là dei contratti sono io che sono voluto rimanere con la Ducati. La moto mi piace, va forte e poi quest’anno avrò un modello più evoluto che si avvicina molto alle ufficiali.“
Come stai preparando la prossima stagione?
“I prossimi test saranno a febbraio in Malesia e poi in Qatar dove si correrà la prima gara del 2016 a marzo. Per il momento faccio un pò di motocross, vado in bici e faccio tanta preparazione atletica“.
Ogni volta che sulla pista cadeva la pioggia le telecamere di tutto il mondo puntavano la tua Ducati. È una coincidenza o ti trovi particolarmente bene sul bagnato?
“No, non è una coincidenza. Mi piace correre sotto la pioggia. Vengo dal motocross e sui terreni scivolosi mi trovo particolarmente a mio agio“.
Hai chiuso la stagione al decimo posto ad un solo punto da Pol Espargaro, hai qualche rimpianto?
“Forse Misano, ma con il senno di poi è facile parlare. Mi trovavo in quarta posizione non lontano dai primi. Quando gli altri hanno cominciato a cambiare le gomme per tornare a quelle d’asciutto io ho deciso di aspettare, ho atteso che quelli davanti a me rientrassero. Adesso è facile dire che lì ho perso tanti punti, ma in quel momento mi è sembrata la cosa più giusta da fare“.
Qual’è il tuo legame con la città di Terni?
“Anche se ormai non ci sono quasi mai è ancora forte. Questa città anche se piccola ha dato i natali a tanti campioni e mi piacerebbe arrivare ai livelli dei più forti. Non sono tornato solo per ritirare questo importante premio ma anche per allenarmi con il mio preparatore atletico che è di Terni. All’inizio – sorride Petrucci – ai box mi prendevano anche un pò in giro per il mio modo di parlare ma Terni resta sempre con me”.
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