Morto Carlo Petrini, l'uomo che sconvolse il mondo del calcio. Nel '74 con la maglia della Ternana - Tuttoggi.info

Morto Carlo Petrini, l'uomo che sconvolse il mondo del calcio. Nel '74 con la maglia della Ternana

Redazione

Morto Carlo Petrini, l'uomo che sconvolse il mondo del calcio. Nel '74 con la maglia della Ternana

Lun, 16/04/2012 - 16:41

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Alessandro Frattaroli

Un altro lutto nel mondo del calcio. Questa mattina, all’ospedale di Lucca, è venuto a mancare Carlo Petrini, che molti tifosi umbri ricorderanno con la casacca della Ternana nella stagione 74 – 75, con la quale realizzò 3 gol in 24 partite. Aveva 64 anni ed era da tempo malato di una grave forma di glaucoma che i medici che lo tenevano in cura facevano risalire, probabilmente, all’uso di sostanze dopanti di cui aveva fatto uso nel corso della sua carriera professionistica. Petrini, centravanti amatissimo dai tifosi italiani, è stato un vero e proprio giramondo del calcio italiano: aveva iniziato la sua carriera con le giovanili del Genoa, per poi girare tutta l’Italia con gli scarpini ai piedi (dal Milan al Catanzaro, dal Torino al Cesena, dal Bologna alla Roma).
Calcio scommesse – La sua carriera fu segnata nella stagione 1979–‘80 dallo scandalo del calcio-scommesse per il quale venne squalificato per tre anni e sei mesi, prima della riduzione della squalifica in occasione della vittoria italiana ai mondiali del 1982.
Lo scrittore – Oltre che per la sua carriera sportiva, Petrini è salito agli onori della cronaca, come scrittore ed opinionista ma, soprattutto, per essere stato uno dei primi ex calciatori a denunciare l’utilizzo di pratiche illecite nel mondo del calcio professionistico. Nel 2000 pubblicò infatti un libro autobiografico dal titolo “Nel fango del dio pallone”, nel quale parlava di “ciò che si fa ma non si deve sapere” nel mondo del calcio, di siringhe negli spogliatoi, di test antidoping elusi scambiando le provette, di calcioscommesse e di pareggi combinati, di giocatori corrotti, corruttori e faccendieri, insomma di tutto il fango in cui si può facilmente cadere vivendo nel mondo apparentemente dorato del pallone. Come dimostrano anche le recenti cronache. Lui quei fatti li aveva vissuti da ‘protagonista’ e ne aveva pagato le conseguenze. Il libro ebbe grande successo, tanto che l’attore Alessandro Castellucci ne ha tratto una trasposizione teatrale, ed il regista Gian Claudio Guiducci, ha dedicato a Petrini, ed alla sua vita, un docu-film intitolato “Centravanti nato”.
Il libro scandalo – Nel 2001 Petrini scrisse un secondo libro, “Il calciatore suicidato”, dedicato all’indagine sulla morte di Donato Bergamini, calciatore del Cosenza, ritrovato morto nel 1989 lungo la Statale 106. Nonostante la magistratura avesse imputato la scomparsa del giocatore ad un suicidio, Petrini rimase convinto che la morte di Bergamini dovesse esser ricondotta alla criminalità organizzata. Una tesi che lo fece tornare sotto i riflettori dopo che la procura di Cosenza decise di riaprire il caso del decesso di Bergamini.
La profezia – “Non sarà neanche questo a far saltare il calcio. Il mondo del pallone rischia di esplodere per il connubio con la criminalità e quando arriverà lo scandalo dei calciatori gay” aveva dichiarato in alcune interviste. “Prima o poi si ammetterà la presenza di giocatori omosessuali. Per ora si sta cercando di nasconderlo: troppo “machi” gli italiani per accettare l'idea che fra i giocatori di calcio possano esserci gay. Ma come si fa a credere che non ce ne siano?”

(Aggiornato alle 22.45)
© Riproduzione riservata


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