Due anni e 6 mesi con pena sospesa per il 21enne tifernate (T.C.) accusato di aver venduto una dose fatale di ecstasy a Lamberto Lucaccioni, morto nella tragica notte del 19 luglio 2015 al “Cocoricò” di Riccione.
Questo l’epilogo della vicenda giudiziaria legata alla morte del 16enne studente di Città di Castello che amava giocare a calcio: il giudice del tribunale di Perugia Piercarlo Fabrotta ha infatti accettato la richiesta di patteggiamento da parte della difesa, gli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli, in accordo con il pm Gemma Miliani.
Una sentenza che lascia molto amareggiati i genitori del ragazzo, che ora potrebbero intentare una causa civile nei confronti del 21enne, della famiglia a cui avevano affidato Lamberto la sera del 19 luglio e del locale romagnolo. La madre Donatella, un mese fa, scrisse sul suo profilo Facebook: “…un patteggiamento può “salvare” colui che ha commesso, ma punisce in modo totale chi ha subito“.
“Una pena incongrua che lascia un senso di impunità – ha detto l’avvocato della famiglia Lucaccioni Roberto Bianchi – il dolore dei genitori è stato amplificato“.