Luca Biribanti
Dalle prime ricostruzioni dei fatti sembrerebbe che il piccolo Filippo Lambiase sia sfuggito dal controllo del padre che, accortosi della ‘fuga’ del bambino verso la ringhiera del terrazzo, si è subito precipitato per cercare di afferrarlo. Ma il destino è stato crudele e Filippo è precipitato prima che le mani del papà potessero trattenerlo ancora in vita. E l’ironia della sorte ancora più spietata: proprio il padre aveva già provveduto a sistemare una rete di protezione sul terrazzo per metterlo in sicurezza , mancava soltanto un tratto, quel maledetto tratto che è stato fatale al bimbo. Il sostituto procuratore della repubblica di Terni, Elisabetta Massini, ha così aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti per verificare se la ringhiera fosse a norma e se siano state rispettate, da parte del costruttore, tutte le norme di sicurezza. La normativa vigente in fatto di sicurezza stabilisce che la distanza massima tra i montanti e la ringhiera sia di 15 cm., misura che deve essere controllata dai tecnici dell’Asl al momento del collaudo. Il magistrato ha anche disposto che non sarà necessaria l'autopsia sul corpicino di Filippo.
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