Martedì 28 maggio scorso l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha riaperto al culto, dopo i lavori di messa in sicurezza, la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta in Montefranco. Presenti numerosi fedeli, sacerdoti e autorità civili tra le quali il sindaco Alessandro Sinibaldi, Margherita Romano della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria e Francesco Quadraccia vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, ente che ha contribuito ai restauri. La celebrazione eucaristica, animata nel canto dal coro parrocchiale di Torre Orsina, è stata anche l’occasione per ricordare il compianto don Mario Curini. Il sacerdote, nato proprio a Montefranco nel 1966, è deceduto il 30 maggio 2012 a Norcia, dove era parroco, dopo una caduta da cavallo. «Siamo lieti di riaprire la chiesa parrocchiale di Montefranco facendo memoria di don Mario», ha detto il parroco don Nolberto Cardenas Rosas all’inizio della Messa.
L’arcivescovo Boccardo nell’omelia ha sottolineato come «riaprire una chiesa è sempre un momento di gioia per una comunità. Sappiamo bene – ha proseguito – come il nostro territorio diocesano sia punteggiato da chiese che sono sì scrigni di storia e di arte ma sono, innanzitutto e soprattutto, testimonianza di fede, della fede di coloro che, spesso con tanti sacrifici, le hanno edificate. Queste chiese, dunque, hanno ragione di essere proprio perché sono luoghi di preghiera, luoghi dove la comunità cristiana si raccoglie per fare memoria del suo Signore Salvatore, per ascoltare l’insegnamento dalla Sua Parola e per fare di questo ascolto una luce per il proprio cammino. Per gli abitanti di Montefranco riaprire la bella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, allora, vuol dire rinnovare l’impegno ad ascoltare e a seguire Gesù, mediante una partecipazione assidua, cosciente e responsabile alla vita della comunità cristiana». Poi, l’Arcivescovo di Spoleto ha parlato di don Mario Curini: «Lo vogliamo ricordare – ha detto – come il giovane che realizzò quel che il Signore ha detto nella pagina del Vangelo (Mc, 10,28-31) proposta dalla liturgia: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”. Questa celebrazione è per tutti noi il modo per ricordare don Mario che ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia di origine (presenta alla Messa la mamma Velia, il fratello, la cognata, il nipote e altri familiari, ndr) e nella nostra Chiesa diocesana di Spoleto-Norcia. Il suo esempio ci dia il coraggio ad andare avanti con coerenza nella vita cristiana». La famiglia del compianto sacerdote ha donato alla chiesa parrocchiale di Montefranco la tovaglia per l’altare maggiore sulla quale è stata celebrata l’Eucaristia.
Breve nota sulla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta in Montefranco. Sorge nella parte più antica del paese. La chiesa, di origine medievale, fu dedicata a S. Maria Assunta in ossequio alla chiesa cattedrale di Spoleto. Il primitivo nucleo subì modifiche sostanziali intorno alla prima metà del ‘400. Una memoria del 1865 lasciata dal sacerdote Raffaele Mattiangeli riferisce: «Il Vescovo di Spoleto mons. Sagace di Conti il dì 11 novembre dell’anno 1446 consacrò la nostra chiesa pievale, come da breve in pergamena ritrovata da me. Risulta da detta pergamena che il popolo di Montefranco aveva per allora ingrandita la chiesa e costruita a tre navate con i pilastri nella forma in cui ora esiste. Regnava il Sommo Pontefice Eugenio IV». Presumibilmente nell’occasione fu innalzato il campanile. La chiesa subì col tempo un graduale degrado nella struttura portante e nella copertura. Intorno al 1910 la nobile signora cubana Catharina Carvajal de Pinillos, venuta a Montefranco a far visita a mons. Donato Sbarretti allora Nunzio Apostolico a Cuba, fece restaurare l’edificio sacro. La chiesa completamente rinnovata fu consacrata dallo stesso mons. Sbarretti. (Fonte: Le chiese di S. Maria nell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, di Giuseppe Guerrini, edito dalla Diocesi di Spoleto).