Jac. Bru.
E’ la crisi di liquidità in cui versa Umbria Mobilità a mettere in crisi i lavori del primo stralcio di mobilità alternativa. Non ci sarebbe, dunque, nessun mistero intorno ai 3 milioni reclamati dalla ditta Della Morte, perché l’opera sarebbe già stata finanziata per intero. Ecco quanto sarebbe emerso ieri durante la riunione della commissione controllo e garanzia del Comune di Spoleto – presieduta da Alessandro Cretoni (Pdl) – a cui sono stati chiamati ad esporre lo stato dei fatti il direttore generale del Angelo Cerquiglini e l’assessore allo sviluppo economico Paolo Proietti.
Mancano 6 milioni – Quest’ultimo avrebbe anche annunciato la costituzione di un tavolo di confronto con tutti gli attori della vicenda, al fine di risolvere la crisi di liquidità di cui sono preda non solo l’azienda unica dei trasporti, ma anche il Comune di Spoleto e il Ministero, e che, inevitabilmente, si riflette sull’associazione temporanea d’impresa che sta eseguendo i lavori. Per completare il progetto, infatti, mancherebbero ancora 6 milioni, non così semplici da reperire in tempi brevi. A quanto è trapelato nella riunione odierna, il Comune avrebbe già stanziato la seconda tranche a suo carico (circa 500mila euro, mentre altri 500 sono già stati versati). Ma la somma sarebbe ancora ferma, nell’attesa che vengano sbloccati i fondi del Ministero e di Umbria Mobilità – oltre al milione di euro di rimborsi dell’Iva che dovrebbero arrivare tramite Equitalia – e i lavori possano ripartire.
Crisi U.M. – Più facile a dirsi che a farsi. Il cantiere della Posterna, infatti, non sarebbe del tutto fermo, ma la grave crisi in cui versa la holding regionale dei trasporti fa vacillare qualche certezza sul completamento dell’opera. E a gettare nuove ombre sulla vicenda c’è la notizia, fresca di giornata, delle dimissioni del Cda dell’azienda, decise di comune accordo con i soci “per superare la difficile situazione finanziaria della società”. Non esattamente una buona notizia per Spoleto e il suo progetto di Mobilità Alternativa, anche se ieri in commissione i rappresentanti dell’amministrazione comunale avrebbero più volte ribadito un certo ottimismo.
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