Jacopo Brugalossi
Percorso principale completo per giugno. Le uscite di Palazzo Leoncilli e del Teatro Nuovo qualche mese più tardi. Questa la “fotografia” attuale del primo stralcio di mobilità alternativa, attraverso il quale oggi i consiglieri della Commissione Controllo e Garanzia hanno potuto effettuare un sopralluogo scortati dall’ingegner Massimo Coccetta (dirigente della PIT), dall’architetto Giuliano Macchia e dai responsabili dei vari cantieri. Dopo i due ascensori per piazza Moretti, situati al livello del parcheggio di superficie da 500 posti, parte il percorso meccanizzato. 640 metri di tunnel bianco, beige e verde, illuminato da lampade a neon, che accompagneranno i turisti fino a piazza Campello. Ma sono diverse le uscite intermedie, ognuna con relativo ascensore per 20 persone e 1500 kg di portata massima, a disposizione degli utenti.
Teatro nuovo – Prima fra tutte quella che condurrà all’interno dell’ex bar de Teatro Nuovo, che per motivi di sicurezza, almeno per i primi tempi, sarà separata dal foyer da un vetro in cristallo. Il cronoprogramma dei lavori prevede una sosta di circa un mese durante il Festival dei 2 Mondi, la realizzazione del pozzo entro il mese di luglio e la conclusione dei lavori a novembre. Lavori che, gioco forza, ad aprile causeranno l’allargamento dell’area del cantiere fino al secondo arco del Teatro e di un paio di metri sulla strada, per poi tornare alle dimensioni attuali durante la pausa Festival. Sarà cura degli organizzatori della kermesse piazzare dei pannelli che occultino lo “sventramento” della sede stradale e al tempo stesso non siano troppo impattanti alla vista.
Palazzo Leoncilli – Meno problematica la situazione di piazza Pianciani, dove i lavori sono di fatto conclusi e gli ascensori già funzionanti. C’è però da sistemare l’ingresso di Palazzo Leoncilli, che al secondo e terzo piano ospiterà gli uffici della Procura della Repubblica (anche qui i lavori sono finiti, mancano solo i radiatori). Stando alle parole dell’ingegner Coccetta l’ascensore verrà realizzato entro la fine dell’estate ma già da maggio la Procura potrà cominciare il trasloco sfruttando l’ingresso secondario. A giugno verrà inoltre riaperto al transito pedonale vicolo Pianciani, una delle vie più suggestive del centro storico di Spoleto.
Reperti romani al sicuro – L’uscita successiva è quella di piazza Fratelli Bandiera, che affaccia direttamente su via Saffi. Qui ci sono da mettere al sicuro i reperti romani venuti alla luce durante gli scavi. Verranno lasciati a vista e delimitati da un camminamento. Il progetto di recupero è già stato finanziato (circa 50mila euro le risorse messe a disposizione), non resta che attendere l’ok della regione per dargli attuazione. Il percorso meccanizzato – diversi tapis roulant sono già montati e funzionanti – termina in piazza Campello, a circa 200 metri dall’uscita del primo stralcio.
Di chi è il parcheggio? – Ecco conclusi i 640 metri di percorso sotterraneo, che dovrebbero rendere Spoleto a tutti gli effetti una “città senz’auto”. Sperando che il contenzioso tra la Findem, proprietaria dell’area in cui sorge il parcheggio, e il comune di Spoleto non crei ulteriori complicazioni. Secondo la società, che ora chiede un cospicuo risarcimento, l’accordo per la cessione dell’area al Comune in cambio dei titoli edilizi per costruire il palazzo di fronte non è mai stato formalizzato. Una tesi che l’ente spoletino, che ha dato mandato ai suoi legali di impugnare il ricorso, respinge con forza al mittente, anche se l’ingegner Coccetta, incalzato dalle domande del consigliere Loretoni, ha dovuto ammettere che ad oggi, “formalmente, l’area appartiene alla Findem”.
I soldi ci sono – I contorni di questa spinosa vicenda dovrebbero comunque chiarirsi nel giro di poche settimane. Se la decisione dei giudici sarà favorevole al Comune di Spoleto non ci saranno altri ostacoli, così almeno è stato dichiarato stamattina, ad impedire il completamento dell’opera, per il quale sono necessari ancora 1,5 milioni di euro. 700mila sono già stanziati dal ministero ma verranno erogati solo al momento del collaudo, mentre i restanti 800mila fanno parte del cofinanziamento tra regione, comune di Spoleto e Umbria Mobilità. La Commissione Controllo e Garanzia ha comunque annunciato, per bocca del presidente Alessandro Cretoni, che chiederà a breve e in via ufficiale un resoconto della situazione di debiti e crediti tra l’amministrazione e la holding regionale dei trasporti.
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