Ha minacciato l’arbitra, una giovane di diciassette anni, dicendole che avrebbe dovuto fare la “fine di Ilaria”, un riferimento a Ilaria Sula barbaramente uccisa a Roma; e per questo un dirigente dello Sporting Terni è stato squalificato fino a fine 2028 dal giudice sportivo. Stesso destino per un calciatore, una maxi squalifica di 12 giornate, che dopo l’espulsione si è tolto le scarpe per lanciarle all’arbitra e ha mimato oscenità nei confronti della direttrice di gara,
Secondo quanto riportano i quotidiani in edicola, i fatti sono accaduti lo scorso quattordici aprile, al termine della partita tra Sangemini e Sporting Terni, valida per il campionato Allievi Under 17 provinciale. Il dirigente E.G., come registrato dalla stessa arbitra nel suo referto arbitrale e sul telefonino, sarebbe entrato in maniera irruenta nello spogliatoio della ragazza, di cui avrebbe contestato a voce alta le decisioni, fino ad arrivare alla minaccia ricordando l’omicidio di Ilaria Sula: “Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria. A questo punto sarebbe da tirare fuori un coltello”.
La giovane arbitra ha espulso il dirigente, che ha però opposto resistenza e, dopo l’allontanamento, ha continuato a provare a rientrare nell’impianto e a minacciare la giovane. Non è andata meglio in campo, visto che dopo l’espulsione il calciatore S.T., sempre dello Sporting Terni, ha minacciato l’arbitra togliendosi le scarpe per lanciarle addosso alla diciassettenne e ha tentato di spogliarsi di maglia e pantaloncini mimando oscenità e rivolgendosi alla coetanea con allusioni sessuali.
