Maxi parcheggio a Norcia, anche il Consiglio di Stato "boccia" il Comune

Maxi parcheggio a Norcia, anche il Consiglio di Stato “boccia” il Comune

Sara Fratepietro

Maxi parcheggio a Norcia, anche il Consiglio di Stato “boccia” il Comune

Ven, 08/07/2022 - 13:02

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Nuova bocciatura per il progetto del parcheggio nei pressi di Porta Romana, il Comune ora punta all'esproprio ordinario ma Noi per Norcia insorge

Anche il Consiglio di Stato boccia l’esproprio di un terreno, da parte del Comune di Norcia, non distante da Porta Romana, per realizzare un maxi parcheggio dal costo di oltre 800mila euro. Dopo il Tar un anno fa, infatti, anche la magistratura amministrativa di secondo grado ha riconosciuto l’illegittimità dell’atto del Comune di esproprio – con carattere di urgenza in base alla normativa emergenziale post sisma – di un terreno di 13mila mq.

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto in toto valide le motivazioni già addotte dal Tar dell’Umbria che aveva annullato l’esproprio per “difetto di istruttoria, per mancata valutazione di altri siti, e di motivazione circa la scelta dell’area”. Il Comune di Norcia infatti non avrebbe motivato negli atti la scelta di quel terreno specifico invece che altri, su cui tra l’altro – non essendo urbanizzato – si sarebbero dovute effettuare delle opere di urbanizzazione che avrebbero modificato l’area irreversibilmente nonostante il parcheggio dovrebbe avere carattere temporaneo.

“Non è dato evincere dagli atti di causa – evidenzia il Consiglio di Stato che il Comune abbia valutato le aree alternative (presenti nella zona interessata e richiamate dagli appellati) tali da assicurare la realizzazione dell’intervento con minore impatto, ad esempio nel caso in cui la scelta fosse caduta su un’area già urbanizzata. Né, come ha rilevato la sentenza del T.a.r., possono sottacersi due ulteriori profili. In primo luogo, l’area a parcheggio da sostituire temporaneamente misurava 2.328 mq. mentre quella occupata avrebbe una estensione di circa 13.000 mq. In secondo luogo, va considerata la necessità di ulteriori opere di regimentazione e mitigazione delle acque superficiali e sub-superficiali, non preventivate né quantificate, rispetto alla temporanea sostituzione di un’area di sosta.

Il Comune, in realtà, ha dedotto solamente ex post, nel corso del giudizio, con forme di inammissibile motivazione postuma peraltro non supportata da elementi probatori sufficienti, che si sarebbe trattato dell’unica area destinabile a parcheggio nei pressi della zona di Porta Romana, quale era stata indicata nelle ordinanze di protezione civile“.

In realtà nel frattempo il Comune di Norcia, oltre a presentare ricorso, aveva annullato gli atti precedentemente emessi, esprimendo la volontà di ricorrere a procedure ordinarie di esproprio.

Ad intervenire sulla sentenza – che condanna il Comune al pagamento delle spese legali – è il gruppo consiliare ‘Noi Per Norcia’ (costituito da Giampietro Angelini, Cristian Coccia, Antonio Duca e Pietro Iambrenghi). L’opposizione “esprime la propria soddisfazione per una vicenda iniziata nel 2020   (delibera di giunta n. 45 del 26 marzo 2020 e decreto del sindaco n. 12 del 17 aprile 2020) con la decisione di occupare d’urgenza  13 mila metri quadri di terreno agricolo al fine di realizzare un parcheggio temporaneo a ridosso di Porta Romana, in sostituzione delle precedenti dotazioni per la sosta occupate dalla delocalizzazione dei ristoranti danneggiati dal sisma 2016. Costo dell’opera: oltre 820 mila euro stanziati dalla Protezione Civile con specifica ordinanza”.

“Nel marzo 2021 – ricorda l’opposizione – il TAR dell’Umbria aveva accolto il ricorso dei proprietari evidenziando negli atti comunali carenza di istruttoria e di motivazione, il ‘difetto dei requisiti di necessità e urgenza’ e la mancanza di valutazione di altri siti alternativi.  Di fronte a tale sentenza del TAR il comune di Norcia si era appellato e, con delibera di giunta n. 140 del 2 agosto 2021, aveva revocato tutti gli atti emessi.

Tuttavia, non ammettendo la ‘sconfitta’, con delibera di giunta comunale n. 36 del 22 marzo 2022, la giunta Alemanno ha deliberato di ricorrere alla procedura ordinaria di espropriazione ‘senza ulteriore adozione di appositi atti di giunta’ qualora il pronunciamento del Consiglio di Stato fosse stato avverso al Comune di Norcia. E così è stato.

Si tratta di un evidente accanimento, secondo il gruppo consiliare ‘Noi per Norcia’  che ha acquisito anche il parere di molti cittadini e associazioni nursine, convinti che la decisione di Alemanno di realizzare nei pressi di Porta Romana un mega parcheggio costituisce un ulteriore, deleterio ed inutile consumo di suolo che non tiene affatto conto della possibilità di recupero delle aree già presenti nel territorio e che oggi sono state temporaneamente occupate da strutture di delocalizzazione che dovranno essere smontate non appena effettuata la ricostruzione. Un accanimento che emerge anche dalla superficie che si intende espropriare – 13.000 mq – a fronte di un parcheggio da sostituire che misurava 2.328 mq.

Il Gruppo Consiliare ‘Noi per Norcia’, nel ribadire la propria preoccupazione per il modus operandi dell’amministrazione comunale di Norcia,  si chiede anche se non vi sia un conclamato danno erariale visto che la bocciatura del progetto da parte del Consiglio di Stato obbliga il comune a pagare le spese legali e mette a rischio il consistente finanziamento concesso dalla Protezione Civile”.

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