Dal 2023 saranno riattivati al Centro di salute mentale alcuni sospesi a causa del Covid e si pensa di attivare anche la pet therapy
Nel 2023 potrebbero essere riattivati i laboratori riabilitativi e socializzanti di attività fisica, espressione corporea, fotografia e musica, estremamente partecipati e graditi dall’utenza ma che sono stati interrotti a causa della pandemia. Su questo sta lavorando il Csm (Centro salute mentale) della Media Valle del Tevere, che ha sede a Marsciano all’interno della Casa della Salute. Nei giorni scorsi, proprio per fare il punto della situazione, il direttore generale dell’Usl Umbria 1 Massimo Braganti ha visitato la struttura insieme alla sua responsabile Lucia Ludovici.
“La pandemia – ha spiegato la dottoressa Ludovici – ci ha fatto chiudere anche lo spazio di ‘Crossing book’, situato nella sala d’attesa del nostro servizio, che cercheremo di riattivare appena possibile. E’ ancora in embrione ma stavamo pensando di cominciare anche un’attività di ‘Pet therapy’”.
L’equipe multi-professionale del Centro di salute mentale – composta da psichiatra, infermiere, psicologo ed assistente sociale – ha il compito di promuovere la salute mentale attraverso la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi psichici. Nel corso del 2022 (fino al 30 novembre) la struttura ha preso in carico 993 pazienti di cui 142 adolescenti ma saranno superate le mille unità entro la fine dell’anno. Nel 2019 gli utenti del servizio sono stati 1108 (di cui 111 adolescenti); nel 2020 sono stati 1072 (140); nel 2021 sono stati 1047 (151).
“Si evince dai dati – ha proseguito la dottoressa Lucia Ludovici – che, con la pandemia, si è registrato un forte aumento dell’utenza in età adolescenziale. Rispetto a questa problematica abbiamo attivato dei gruppi di psicoterapia, in collaborazione con il Servizio riabilitazione età evolutiva, gestiti da due psicologhe dei rispettivi servizi, per migliorare e ottimizzare la risposta terapeutica ai ragazzi e per facilitare la transition. La vastità del territorio, che comprende 8 comuni, rende complessa la collaborazione e il collegamento del nostro Csm con le altre strutture sanitarie e sociali ma, nonostante l’attuale e ricorrente carenza di personale, cerchiamo di garantirla. Da anni, inoltre, stiamo puntando al potenziamento delle offerte riabilitative. Abbiamo aperto una Comunità terapeutica riabilitativa di tipo 2 che, oltre a garantire un programma terapeutico riabilitativo personalizzato per i 9 utenti inseriti, offre anche attività di ‘Art therapy’ e di ‘Montagnaterapia’”.