Continua la stagione dell’opera del MET di New York che Nexo Digital propone via satellite nei cinema italiani (elenco dei cinema su www.nexodigital.it). Il 10 aprile alle 19 l’appuntamento è con la Manon di Jules Massenet diretta da Fabio Luisi, con Anna Netrebko nei panni di Manon, Piotr Beczala in quelli del Cavaliere des Grieux e David Pittsinger a interpretare il Conte des Grieux. In Umbria aderiscono i cinema: The Space di Corciano, Politeama di Foligno, Uci di Perugia, Politeama e The Space di Terni. La regia della nuova produzione del MET è firmata dal francese Laurent Pelly che ha ambientato l’opera, invece che nel Settecento, nel pieno della Belle Epoque, periodo segnato da una curiosa e affascinante alternanza di libertà e repressione dei costumi. Manon è tratta infatti dal romanzo “Histoire du Chevalier des Grieux et de Manon Lescaut” dell’abate Prévost, che fu pubblicato per la prima volta nel 1731. A lungo bandito in Francia perché ritenuto scandaloso, il volume fu letteralmente divorato dal pubblico, anche grazie alle numerose copie pirata che ne circolavano all’epoca. La storia narra di come la giovane e avvenente Manon, che sta per entrare in convento, rimanga affascinata dal giovane Cavaliere des Grieux. I due non tardano ad innamorarsi e decidono di fuggire a Parigi. Qui però la giovane Manon si rende conto che nonostante l’affetto che la lega al ragazzo, il suo sogno resta un’esistenza agiata, fatta di lusso, feste e divertimento. Lascia così des Grieux per il ricco Monsieur De Brétigny. I due giovani però si ritroveranno e verranno infine arrestati con l’accusa di aver truccato una partita d’azzardo. Manon verrà condannata all’espulsione e des Grieux la seguirà in esilio per non lasciarla sola. La donna morirà, malata ed esausta, tra le braccia dell’amato. Manon è un viaggio nella trasformazione di una giovane quindicenne di campagna che scopre l’amore e l’alta società parigina col suo spirito libero e intraprendente, ma anche furbo e a tratti manipolatore. Da qui la grande sfida della Netrebko: conservare per l’intera opera la simpatia del pubblico anche quando compie gesti duri e crudeli nei confronti di des Grieux. Per il regista Pelly l’irruenta Manon è legata da un fil rouge indissolubile ad eroine come la Carmen di Bizet e la Violetta della Traviata di Verdi, che concluderà il ciclo delle trasmissioni al cinema del MET per la stagione 2011/2012. Tutte donne che rivendicano la propria libertà di amare e di scegliere il proprio destino, anche sino alla morte.
“Manon”, in via satellite al cinema “The Space” dal Metropolitan di New York
Lun, 09/04/2012 - 20:18