Hanno tutti un’età compresa tra i 30 e i 45 anni i nove pazienti soccorsi nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 ottobre a causa di una intossicazione da funghi. La comitiva di amici ha accusato dei disturbi gastrointestinali subito dopo la cena, tanto da richiedere necessariamente l’intervento dei sanitari del 118.
In base alla ricostruzione dei fatti, il gruppo, formato da nove operai, tutti dipendenti di una stessa azienda che sta operando lavori di installazione di impianti ad alta tecnologia, aveva deciso di trascorrere una serata in compagnia a casa di uno di loro, nella prima periferia del capoluogo umbro, e di mangiare tagliatelle e funghi.
I pazienti, alcuni dei quali originari del Lazio, sono stati soccorsi e portati in pronto soccorso al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Dopo le prime analisi, sono stati tutti sottoposti a lavanda gastrica. Immediata l’attivazione del servizio di micologia della Usl Umbria 1, che ha lavorato in costante collegamento e collaborazione con il centro antiveleni di Pavia. Grazie alle analisi, è stato possibile escludere la presenza della tossina di amanite falloide, a volte contenuta nei funghi e molto pericolosa per la salute umana.
Dopo la lavanda gastrica, sette degli uomini del gruppo di amici sono stati ricoverati in ospedale, tenuti sotto osservazione all’interno della struttura di Osservazione breve del pronto soccorso. La prognosi per gli altri due è stata meno complessa e sono stati dimessi poche ore dopo. Le condizioni degli altri sette pazienti, grazie alle cure ricevute in ospedale, sono in fase di miglioramento e i medici contano di poterli dimettere già nelle prossime ore.
Un altro caso di intossicazione da funghi si era verificato, sempre a Perugia, lunedì scorso. Un uomo di 50 anni aveva raccolto un fungo di grandi dimensioni durante la sua passeggiata in bicicletta. Il fungo si è poi rivelato però non commestibile. Dopo il pasto a base del fungo velenoso, l’uomo aveva accusato dolori intestinali e vomito, classici sintomi da intossicazione. Il 50enne è stato curato dai medici del Santa Maria della Misericordia e le sue condizioni sono migliorate già il giorno dopo.
©Riproduzione riservata