Maggioranza sempre più a rischio dopo l'uscita dal Pd di Falasca - Tuttoggi.info

Maggioranza sempre più a rischio dopo l’uscita dal Pd di Falasca

Claudio Bianchini

Maggioranza sempre più a rischio dopo l’uscita dal Pd di Falasca

I socialisti restano alla finestra e manca ancora un assessore | Corsa per la segreteria piddina
Mar, 17/10/2017 - 17:14

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La maggioranza tutto sommato regge, o almeno, sino ad ora, ovvero sino all’ultimo Consiglio comunale di lunedì, la navigazione sino alla fine della legislatura sembra procedere, seppur tra scogli e mille burrasche. Quel che non regge è il Partito Democratico, che via via perde pezzi e smotta lentamente. L’ultimo ad andarsene è il consigliere comunale Vincenzo Falasca, che pur avendo pubblicamente garantito lealtà e sostegno ai colleghi di centrosinistra, volta le spalle a Renzi & Co. Prima di lui, la consigliera Lorella Trombettoni aveva lasciato il gruppo consiliare per approdare nel Gruppo Misto, dove ancora resta alloggiata. Altro addio clamoroso, fu quello di Elio Graziosi, che ha da tempo aderito a Sinistra Italiana consumando uno strappo netto.

Altra spina nel fianco del sindaco Nando Mismetti, resta il capogruppo socialista Roberto Ciancaleoni, ancora considerato ‘dissidente’ e che – al momento – non sembra nemmeno intenzionato a rientrare nelle fila governative. Da ricordare inoltre, che all’appello della giunta comunale manca ancora un assessore, dopo le dimissioni presentate dal socialista Emiliano Belmonte, non più rimpiazzato per evitare altre rischiose ‘scosse di assestamento’ nelle fila mismettiane.

Nonostante le promesse di fedeltà alla maggioranza, i problemi si complicano: l’amministrazione comunale si regge sui 13 voti strettamente necessari e sempre ‘ballerini’ mentre all’interno del Pd ci sono ancora frizioni da parte della componente renziana che ha largamente vinto alle recenti primarie.

Ed intanto si aprono anche i giochi per la guida della segreteria cittadina del Partito Democratico, tra new entry e ritorni eccellenti, uno dei nomi più papabili o quantomeno quello che sembra circolare di più tra i corridoi, è quello di Carlo Elia Shoen, ex presidente dell’Afam.

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