Entro cinque mesi partiranno i lavori per mettere in sicurezza e restaurare le 32 lunette del Chiostro di San Domenico. L’annuncio è stato dato questa mattina dal vicesindaco di Città di Castello Michele Bettarelli che, insieme al funzionario della Soprintendenza Tiziana Biganti e la ditta aggiudicataria, ha effettuato un sopralluogo presso il sito del centro storico.
Bettarelli ha annunciato che “anche grazie al Ministero, questo bel ciclo di affreschi, che rende ancora più rilevante il complesso di San Domenico, e nel quale insiste una chiesa romanica e il sito templare del Cenacolo, sarà salvato”. “Rischiare di perdere le lunette sarebbe stata una iattura; – ha aggiunto il vicesindaco – ci rassicura sotto molti aspetti il fatto che le risorse pubbliche per salvarle siano giunte tempestive e che tempestivamente si metta mano all’intervento”.
Le lunette- Realizzato nella seconda metà del 1600 il ciclo pittorico delle lunette racconta la storia e opere della Beata Margherita della Metola, le cui spoglie riposano sotto l’altare di San Domenico. Furono commissionate allo Sguazzino e a Salvi Castellucci, che nella scelta si attennero ai dettami della scuola romana e della Controriforma. Il Giustini volle apporre accanto ad ogni lunetta una legenda in latino e in volgare, facendovi inoltre raffigurare lo stemma nobiliare delle famiglie di Città di Castello che concorsero alla realizzazione dell’opera.
“Come allora, anche oggi, torneremo a chiedere l’apporto dei tifernati per portare allo stato d’origine la decorazione del colonnato del chiostro” dichiara Bettarelli “I lavori rappresentano soltanto la prima fase di un recupero complessivo su cui sarà necessario l’impegno dei nostri concittadini perché il complesso di San Domenico continui ad essere un elemento strategico nel quadrante della Pinacoteca e del Parco dell’Archeologia”.
“Il mosaico che andrà a formare il nuovo centro storico di Città di Castello si sta componendo attraverso progetti che hanno segno e genesi diversa ma che, come nel caso delle lunette, convergono verso lo stesso obiettivo: valorizzare il patrimonio artistico senza sottrarlo alla fruizione pubblica, creando nuove funzioni per contenitori storici e monumentali. Proprio per questo anche durante i lavori, abbiamo intenzione di organizzare visite guidate al Chiostro: le lunette non solo sono un esercizio pregevole di pittura ma ritraggono un’epoca, la gente e le convinzioni dei tifernati del Seicento”.