“Grazie per aver camminato con noi, ciao Riccardo”. Così gli amici dell’oratorio della chiesa di San Barnaba, a Perugia, hanno voluto ricordare Riccardo Tascini, il 13enne morto annegato in un laghetto ad uso irriguo nelle campagne di Marsciano, durante una festicciola di fine anno scolastico che si è trasformata in tragedia.
Gli amici hanno ricordato il sorriso di Riccardo, le sue passioni per il computer e per i Lego, la sua fede “forte, matura”. Quella fede in Cristo che deve essere di consolazione per coloro che hanno perso un figlio di soli 13 anni, accomunati alle tante persone che nel mondo stanno provando dolore e disperazione, ha detto nella sua omelia il parroco don Nicola Allevi.
In un giorno di dolore e di commozione, gli amici di Riccardo, i suoi compagni di scuola della media “Pascoli”, gli altri ragazzi dell’oratorio, hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto. Trovando la forza di cantare in chiesa, come fino ad ora avevano fatto insieme a Riccardo.
Un gesto per il quale sono stati ringraziati dalla presidente della Regione, Stefania Proietti. Che ha ricordato come anche San Francesco, nel momento della sua morte, avesse voluto che intorno a lui fosse intonato il Cantico delle Creature. “Con la vostra fede siete la speranza di tanti” ha detto la governatrice, con voce commossa. Per poi rivolgersi alla famiglia di Riccardo Tascini: “Porto la grande famiglia dell’Umbria, che oggi è qui con voi”.
Fuori, ad attendere la bara bianca in cui riposa, l’immagine del sorriso dolce e discreto di Riccardo. Dietro, un pensiero di Sant’Agostino, che inizia così: “Sono solamente passato dall’altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto”.




