Si dice che l’oriente sia da sempre un riferimento fecondo per chi voglia costruire qualcosa. Non solo dunque un luogo geografico ma anche un luogo della mente che può collegare la nostra presenza terrena con la parte migliore, creatrice, del nostro Io.
Capita poi che qualche spoletino volato via per qualche motivo proprio ad oriente, dia notizie di sé per qualche successo dovuto appunto a quella capacità evocativa, quel genio inventivo, il talento che trovano in quei luoghi l’ambiente ideale per esprimersi.
Roberto Pibiri è uno di questi nostri cittadini che per “causa d’amore” si è spostato ad oriente e precisamente a Yamaguchi, una prefettura giapponese con circa 1,5 milioni di abitanti, che si trova nella regione di Chūgoku, sull’isola di Honshū. Il suo capoluogo è l’omonima città Yamaguchi al confine con le prefetture di Hiroshima e Shimane.
Roberto infatti, qualche anno fa, ha sposato Tae Kokawa, talmente legata al nostro territorio e all’Italia che ha persino scelto una bella immagine della Rocca Albornoziana come foto di apertura del suo profilo Facebook.
Tae è una vecchia conoscenza di Spoleto. Chi scrive la ricorda attiva nella creazione di eventi che mettevano in relazione la cultura umbra e di Spoleto in particolare, con la tradizione orientale.
SUCCESSO PER IL CONCERTO DI KOTO A SAN GREGORIO. LA TRADIZIONE GIAPPONESE RENDE GRANDE UNA CATTEDRALE MEDIEVALE. (foto)
Ora il testimone di ambasciatore in Giappone della cultura e della tradizione umbra e spoletina è passato a Roberto Pibiri che a Yamaguchi è stato più volte attore principale di iniziative che hanno avuto come protagonisti i prodotti di pregio del nostro territorio, vino e cibo primi tra tutti.
Ma Roberto è anche un valente pittore e recentemente si è cimentato come scenografo con grande successo, in occasione del concerto jazz della band Kin Kon Kan. Il gruppo è molto apprezzato in Giappone perchè sperimenta le partiture jazzistiche utilizzando solo strumenti a fiato e percussioni, trovando così un punto di unione con la tradizione musicale orientale.
E’ proprio in occasione di questo concerto che Roberto è stato invitato a realizzare la scenografia che ha impreziosito, è proprio il caso di dire, il tempio Zen Toshunji di Yamaguchi. Si tratta di alcuni grandi pannelli verticali che sono poi stati montati come fondale nel butzuma del tempio.
Il tema scelto da Roberto è quello delle figure tradizionali giapponesi, come la carpa Koi, disegnata con una varietà di colori affascinante, mescolata con gli strumenti musicali apparentemente più distanti da questo contesto, ovvero gli ottoni.
Il concerto si è tenuto ieri sera, sabato 17 marzo, con grande successo. Grande anche la curiosità per questo fondale coloratissimo e in qualche modo “nuovo” che ha portato un pezzo della creatività spoletina e umbra ad essere protagonista di una serata tutta orientale.
Bravi, Roberto e Tae.