Le priorità dei commercianti: le risposte di Tesei e Bianconi nel confronto Confcommercio AGGIORNAMENTI - Tuttoggi.info

Le priorità dei commercianti: le risposte di Tesei e Bianconi nel confronto Confcommercio AGGIORNAMENTI

Redazione

Le priorità dei commercianti: le risposte di Tesei e Bianconi nel confronto Confcommercio AGGIORNAMENTI

Alla Sala dei Notari le risposte dei due candidati alle 5 priorità indicate da Confcommercio
Lun, 14/10/2019 - 13:00

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Donatella Tesei e Vincenzo Bianconi hanno dato le loro risposte e prospettato la loro idea di sviluppo dell’Umbria di fronte alla platea degli iscritti di Confcommercio Umbria, che ha organizzato il confronto alla Sala dei Notari di Perugia.

A porre le domande ai due candidati più accreditati per la vittoria alle elezioni del 27 ottobre, gli stessi dirigenti di Confcommercio, dopo che il presidente Giorgio Mencaroni ha sintetizzato i 5 punti delle priorità per il terziario: puntare sul capitale (attraverso un’adeguata formazione, sul modello degli Its); valorizzare l’Umbria delle città (a partire dalle aree terremotate); favorire il commercio di qualità (“senza abbandonare il comparto al caso o alla speculazione“); puntare sul turismo (chiesta pari dignità al comparto del terziario nei documenti della programmazione sui fondi europei); favorire l’innovazione diffusa.

Esigenze che lo stesso Mencaroni e gli altri dirigenti hanno poi declinato nei quesiti posti ai candidati, indicando le criticità su cui i commercianti umbri attendono risposte: accesso al credito; trasporti (avere una stazione propria dell’Alta velocità e decidere “se l’aeroporto serve o no”); lotta all’illegalità e alla concorrenza sleale; semplificazione della burocrazia; riduzione della tassazione.

Mencaroni, a nome di Confcommercio, chiede alla politica “competenze e coraggio”. Quindi un appello ai candidati, a chi sarà al governo della Regione e a chi sarà all’opposizione: “Rimettete al centro gli imprenditori“.

Partecipa anche tu al confronto con i candidati alla Presidenza della Giunta regionale dell’Umbria organizzato da Confcommercio Umbria per presentare le proposte delle imprese del terziario, che vogliono far uscire l’Umbria dalla stagnazione economica e sociale in cui si trova.

Le strategie per l’Umbria e il capitale umano

Come aveva fatto di fronte alla platea degli artigiani della Cna, il candidato del centrosinistra Vincenzo Bianconi ha parlato della necessità di delineare una strategia per lo sviluppo futuro dell’Umbria. Ha evidenziato la necessità di creare spazi per i giovani e dell’importanza di mettere informazioni a disposizione delle imprese.

La candidata del centrodestra Donatella Tesei ha attaccato la gestione della Regione fatta finora: sui fondi comunitari, sulla formazione, sul credito. Ed a suo giudizio, accanto alle strategie di medio periodo, servono risposte immediate, in settori che possono ripartire con adeguate politiche, come il commercio e l’edilizia.

Commercio di qualità

Tesei ribadisce: “L’Umbria deve essere più attrattiva“. In questo le varie agenzie regionali devono essere messe a sistema, insieme alle associazioni di categoria. Ma avverte: “Attenzione ai tavoli, che in passato non hanno dato risultati“. Quanto alle nuove forme di commercio, parla della necessità di favorire nuove forme di commercializzazione, anche online, accanto all’esigenza di mantenere il commercio tradizionale di qualità.

Bianconi non ci fare ad essere indicato tra coloro che hanno gestito l’Umbria finora. E ricorda: “All’Umbria è mancata la programmazione, di breve, medio e lungo periodo. Ma io non c’ero prima“. Parla di scelte che dovranno essere compiute sulla base “dell’impatto sociale” e del salto di qualità necessario per rendere i progetti attrattivi, così da poter avere anche risorse private in aggiunta a quelle pubbliche.

Rilanciare il turismo

Da presidente di Federalberghi e da albergatore, il turismo è uno dei temi sul quali Bianconi si è confrontato quotidianamente. “Tutti noi non abbiamo avuto coraggio” ricorda però, bacchettando anche altre associazioni di categoria. A suo avviso l’offerta turistica è stata drogata. Per questo il turismo ha oggi bisogno anche di un’attenta lotta all’abusivismo e di un’adeguata formazione.

Tesei concorda sulla necessità di garantire la legalità nel settore. Aumentando la qualità dei servizi offerti ai turisti. Che devono essere invogliati a venire attraverso un sistema di promozione più moderno, che valorizzi il brand Umbria, promuovendo però singoli settori. “Basta con i cartelloni” dice Tesei rispetto a quanto fatto in passato.

Innovazione diffusa e credito

Per Tesei il digitale può offrire grandi opportunità. Per il commercio, creando adeguate piattaforme; per il commercio, con circuiti digitali per valorizzare le risorse umbre. Per questo occorre mettere in rete i territori, valorizzandone però le peculiarità. Il credito, anche per garantire sviluppo e innovazione, per Tesei diventa centrale.

Bianconi parla dei progetti che si possono sviluppare utilizzando le nuove tecnologie. Ad esempio un “polo acceleratore” per imprese già esistenti e per start up di giovani. Il candidato del centrosinistra propone anche la creazione di una task force per sostenere le imprese in difficoltà e invita tutte le associazioni a creare un confidi regionale per offrire adeguate garanzie alle imprese nell’accesso al credito.

Infrastrutture 

Il futuro passa per le velocità delle connessioni” è la premessa di Bianconi. Che indica le direttrici Firenze e Roma. Disponibilità a fare meglio, anche se un Frecciarossa non può fermare in tutte le città dell’Umbria. Ma “servirà scegliere“. L’aeroporto è “un driver di sviluppo”, per Bianconi, che però sospende il giudizio se la sfida del futuro siano i voli interni o quelli ferroviari velocità.

Per Tesei quello dell’alta velocità è “un treno perso” a cui l’Umbria si deve riagganciare. Quanto all’aeroporto, invita a non valutare il tema solo in termini di investimenti: per la candidata del centrodestra, di fronte ad una gestione “senza un’idea di dover andare” occorre allargare gli orizzonti, perché lo scalo umbro può avere un futuro solo se pensato in sinergia con i territori della Toscana, delle Marche e dell’alto Lazio.

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