L'assessore Leggio: "Creare sinergie con Spello, Bevagna e Gubbio"
C’è un’Assisi nascosta, sotterranea, che custodisce tesori preziosi, risalenti a oltre 2mila anni fa: è l’Assisi romana.
Un itinerario turistico e culturale affascinante ma meno conosciuto, al centro di una giornata di formazione per guide turistiche umbre, con esperti della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria, dell’Università degli Studi di Perugia e dell’ufficio turismo e marketing territoriale del Comune di Assisi, con l’obiettivo di fornire agli addetti ai lavori tutti gli strumenti necessari per proporre e far scoprire al meglio i percorsi dell’Assisi romana. L’iniziativa – coordinata dall’Agtu (Associazione guide turistiche umbre), presieduta da Maddalena D’Amico – è stata guidata da Francesca Romi della Soprintendenza, Francesco Marcattili dell’Università e Giulio Proietti Bocchini responsabile dell’ufficio turismo e marketing territoriale del Comune.
Una cinquantina i partecipanti al tour, che ha toccato il Tempio di Minerva, la Casa di Properzio e la Domus del Larario e infine Foro Romano. Un viaggio fra storia, cultura, archeologia, antropologia e antiche tradizioni, che ha offerto alle guide turistiche l’opportunità di approfondire la propria conoscenza e di trovare ulteriori spunti. “Assisi – sottolinea Fabrizio Leggio, assessore al turismo – custodisce tesori preziosi anche nei sotterranei. Iniziative come questa sono importanti per valorizzare il patrimonio archeologico, di cui è ricca la nostra città. La crescita del turismo archeologico passa anche dalla sinergia che sapremo creare con le altre realtà vicine a noi, come Spello, Bevagna e Gubbio, con le quali oggi mancano i collegamenti necessari“.