Elisa Panetto
Quanti a Foligno, nel tran tran quotidiano, hanno mai rivolto la propria attenzione ai numerosi e diversi suoni delle campane della città? Se poi si nasce, si vive e si cresce nella capitale della Giostra della Quintana, sembrerebbe ancora più complesso farsi sorprendere dalla molteplicità e ricchezza delle suonate che le squille fanno risuonare ogni giorno per le vie del centro storico folignate e non solo. Ci voleva così un ragazzo di 15 anni nato a Lazise, ma residente a Foligno, a porre sulle campane della città tutta l’attenzione loro dovuta. Francesco Mazzeo ha infatti creato su YouTube, come Musicista97, il canale “Campane Umbre d’Italia” sul quale pubblica i propri video: 39 iscritti, 4241 visualizzazioni del canale e 27529 visualizzazioni totali dei caricamenti per un canale da lui stesso descritto come “le campane più belle d’Italia. In particolare metterò in evidenza le campane umbre, con lo stile della suonata a Bicchiere, simile al Din Don Allegrezza”.
È proprio Francesco a spiegare la sua passione, il suo modo di operare e, per l’appunto, le campane di Foligno.
Francesco, come ti è venuta l’idea di girare dei video aventi come soggetto le campane?
L’idea di riprendere le campane nasce dalla mia passione iniziata da piccolo, nello specifico osservando per la prima volta le campane della chiesa di San Pietro a Sant’Eraclio che non suonano più dal terribile terremoto del 1997. Così, un giorno decido di andare su YouTube e digitare la parola “campane”: mai mi sarei aspettato di vedere tantissimi video su di loro e così ho avuto anch’io il desiderio di entrare in questo mondo. Per questo il 12 dicembre 2010 è nato il mio profilo Musicista97, che mi ha portato poi a salire per la prima volta su un campanile e garantisco che non è per nulla semplice.
Da quanto tempo giri dunque i video? E come e con cosa vengono effettuate le riprese?
Il primo video è stato girato nel 2007 con la mia vecchia telecamera Canon (purtroppo rotta) ed ha come soggetto le campane della parrocchia della Santissima Annunziata di Porto Sant’Elpidio. Poi, da quando ho avuto la nuova telecamera ho ripreso tutte quelle campane che avevo sempre sentito e verso le quali nutrivo tanto un desiderio: quello di riascoltarle e adesso lo posso fare sempre.
I primi 9 video li ho dunque girati con la vecchia telecamera, i successivi 4 con la fotocamera e tutti gli altri con la nuova videocamera. Solitamente non faccio mai un video a campanile, bensì a suonata, visto che esistono tante suonate (feriali e festive) e mi piace farle vedere tutte. In Umbria, infatti, troviamo prevalentemente le seguenti suonate:
Stile umbro: una suonata in cui il campanone (la campana con la nota più grave di quelle presenti sul campanile) va nella cosiddetta posizione “a bicchiere”, mentre le altre rimaste suonano a scampanio.
Distesa: le campane che si muovono. La distesa più ricca è il plenum, vale a dire la distesa di tutte le campane presenti sul campanile, e solitamente suona nelle maggiori solennità, oppure in tutte le solennità.
Allegrezza: una suonata in cui le campane vanno a rintocchi. A volte riproducono una melodia, altre volte mandano la campana maggiore a distesa e le altre presenti a scampanio.
Per fare un video di solito così procedo: telefono alla chiesa di mio interesse per parlare con qualcuno che si intende di campane e gli chiedo gli orari delle suonate; vado sul posto almeno con 5 minuti di anticipo per posizionare il cavalletto con calma (non amo le riprese molto traballanti) e aspetto che suonino; poi riprendo eventualmente una seconda suonata cambiando posizione (avvicinandomi o allontanandomi dal soggetto), ma che sia sempre adeguata per far vedere bene le campane; successivamente riprendo la facciata laterale o principale per mostrare la struttura architettonica e la chiesa dall’interno, se possibile, perché alcuni sacerdoti non lo concedono, per mostrare gli affreschi presenti. Infine provo ad informarmi sulle campane (date delle fusioni, la ditta che le ha fuse e qualche accenno sulla loro storia) e sulla chiesa, ma è difficile, perché si è costretti a salire sui campanili e spesso e volentieri sono traballanti.
Francesco, che idea ti sei fatto delle campane di Foligno?
Le campane in generale sono molto belle e così lo sono anche quelle di Foligno, ma poi i loro suoni dipendono dalla ditta che le ha fuse e da come vengono suonate. È una cosa molto soggettiva, perché qualcuno dell’Italia centrale può dire che sono molto festose, mentre uno di Milano, abituato a sentire concerti ambrosiani, può dire che non gli piace questo tipo di suono. Una cosa che mi dà molto fastidio è la presa in giro riguardo la mia passione. Le campane sono strumenti musicali, che sentiamo tutti i giorni. Non c’è nulla di male a riprenderle.
Quali sono ora i tuoi prossimi progetti? Le campane di Foligno continueranno ad essere il tuo soggetto preferito?
Non ho grandissimi progetti e i miei prossimi video dovrebbero essere sulla Chiesa di San Feliciano (stile umbro), il Convento di San Francesco di Foligno (devo riprendere il plenum) e chissà, forse anche il Duomo di San Rufino ad Assisi. I video su Foligno certamente li continuerò, però non all’infinito, perché quando ho ripreso tutte le suonate di tutti i campanili della città mi fermerò: rischierebbe di diventare noioso rivedere sempre la stessa cosa. Il mio obiettivo, comunque, è tutt’altro che un sogno: riprendere tutte le campane dell’Umbria. So benissimo che è una vera impresa, ma la passione induce a fare qualsiasi cosa.
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