Scuole di Spoleto tra riparti annunciati e lavori che non partono, il nodo delle sedi alternative. Interpellanza di Profili e Dottarelli
Chiarezza sui lavori – in alto mare – previsti per le scuole di Spoleto: interventi di ricostruzione post sisma, di miglioramento sismico o efficientamento energetico. E’ quanto chiedono i consiglieri comunali di Alleanza Civica, Gianmarco Profili ed Alessandra Dottarelli dopo che nelle ultime ore il Comune ha annunciato lo slittamento dei lavori della scuola media di Baiano.
L’istituto “Leonardi”, infatti, nei mesi scorsi a sorpresa è stato quasi del tutto demolito, mentre l’intervento si sarebbe dovuto concludere entro quest’anno. Lo slittamento ipotizzato ora è di circa un anno (rispetto ai 20 mesi ipotizzati per la realizzazione dei lavori), con il fermo dovuto sia ai noti problemi relativi al repertimento e ai costi del materiale, ma anche per questioni burocratiche.
“Il 25 settembre – fanno sapere Profili e Dottarelli – abbiamo depositato un’interpellanza per avere informazioni sullo stato della ricostruzione delle scuole di Spoleto. Qualcosa si è mosso e sono usciti in questi ultimi due giorni aggiornamenti almeno sulle scuole di Baiano. Con la ripresa delle lezioni, sono infatti tornati i dubbi e le domande di tanti genitori, preoccupati per l’andamento dei lavori di ricostruzione post sisma delle scuole dei loro figli. I ragazzi delle medie di San Giovanni di Baiano avevano fatto conto di lasciare i containers quest’anno e di cominciare l’anno scolastico direttamente nelle aule della loro scuola. I lavori, iniziati a gennaio 2022 per la durata di 20 mesi, in effetti avrebbero dovuto essere terminati o al massimo in dirittura di arrivo e invece sono fermi da settimane. La scuola è un cantiere in cui non lavora nessuno e finalmente si è saputo il perché e si è capito che i lavori termineranno fra circa 14 mesi, slittando di oltre un anno rispetto alla scadenza prevista”.
“Non si conosce, invece, – proseguono i due esponenti di minoranza – la ragione dello slittamento dell’inizio dei lavori della Francesco Toscano da gennaio 2023 a data da definirsi. Sono sotto gli occhi di tutti le condizioni terribili e lo stato di completo abbandono della scuola. Ad oggi non sono cominciati neanche quelli alla scuola primaria “Miniera del Sapere” di Baiano, i quali avrebbero dovuto prendere l’avvio un anno fa come dichiarato dall’amministrazione Sisti ed invece solo in questi giorni ne è stato approvato il progetto.
C’è poi il caso tutto particolare della Dante Alighieri, per la quale siamo fermi a marzo 2023, quando la Giunta, dopo avere rimandato per mesi e mesi la decisione tra demolizione/ricostruzione o recupero dell’edificio, finalmente comunica di avere optato per la prima soluzione, che prevede un costo di 9,9 milioni di curo, a fronte dei 5,8 disponibili. Dopodiché non se n’è saputo più niente, non abbiamo alcun aggiornamento, né sull’eventuale redazione di un progetto, né sulla stima reale dei costi o sulle “interlocuzione informali” che l’amministrazione avrebbe avviato con il Commissario Guido Castelli, al fine di tentare di reperire le risorse mancanti. Più in generale, i lavori di ricostruzione delle scuole di Spoleto legate al sisma stanno accumulando ritardi e in alcuni casi non se ne conoscono le cause”.
“In altre scuole di Spoleto – scrivono ancora gli esponenti di Alleanza Civica – i lavori sarebbero già dovuti iniziare e invece languono, mentre sul destino di altri edifici scolastici non è ancora stata pronunciata l’ultima parola, quella definitiva e ufficiale. Nel frattempo, mentre ai ritardi si aggiungono altri ritardi, gli studenti di San Giovanni di Baiano restano nei containers, i bimbi della primaria di Baiano all’Oratorio per un periodo indefinito, le classi della Prato Fiorito e della Toscano rimangono divise e spalmate in vari istituti scolastici senza sapere fino a quando, mentre gli alunni della Dante sono destinati a restare ospiti per adesso della Pianciani e della elementare Sordini. Perché siamo a questo punto? Perché questi ritardi? Che problematiche ci sono? Perché la città non viene informata dall’amministrazione Sisti? Sull’argomento c’è un grande bisogno di chiarezza e noi l’abbiamo chiesta al Sindaco Sisti con un’interpellanza con cui lo sollecitiamo a fare il punto della situazione. C’è bisogno di chiarezza sull’andamento dei lavori, sulle tempistiche, il rispetto dei cronoprogrammi, i motivi dei ritardi e sul futuro delle nostre scuole.
Al Sindaco abbiamo anche chiesto informazioni aggiornate sull’ormai leggendario “Piano Scuola Spoleto 2050″, annunciato come imminente a gennaio, ma non ancora approvato. Il piano scuola doveva essere pronto ormai da mesi. E senza un piano scuole attivo come punto di partenza, senza quella capacità di prospettiva futura e di pianificazione dell’edilizia scolastica, è logico che i ritardi non potranno che aumentare ulteriormente. Questo modus operandi caratterizzato da lentezza, disorganizzazione e mancanza di comunicazione, sommato alle proroghe e ai ritardi dei lavori sta portando la situazione scuole a un passo dal caos.
E nel caos – concludono – potremmo ritrovarci a breve, entro fine anno, quando anche la Sordini dovrà essere liberata in quanto interessata da un intervento strutturale finanziato con fondi del PNRR. Che fine faranno i ragazzi della scuola primaria e della Dante Alighieri che lì seguono le loro lezioni? In quale altro idoneo edificio verranno sistemati e per quanto tempo? È stato valutato il disagio che ne potrebbe derivare anche per l’organizzazione familiare e di tutto il corpo docente? È arrivato il momento di dare risposte concrete ed esaudienti alla città”.


