Giovedì 24 aprile a Cannaiola di Trevi verranno ricordati i venti anni della beatificazione di Pietro Bonilli, apostolo della carità e della famiglia, fondatore delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Il Bonilli fu elevato agli onori degli altari da papa Giovanni Paolo II il 24 aprile del 1988. L'evento sarà ricordato con una solenne concelebrazione eucaristica (giovedì 24 aprile alle 19.30 nel santuario di Cannaiola) presieduta dall'arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve, mons. Giuseppe Chiaretti. Con lui ci sarà l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, e i sacerdoti diocesani. Presenti naturalmente molte suore della Sacra Famiglia. L'olio per la lampada del beato verrà offerto dal Comune di Perugia, che sarà rappresentato a Cannaiola dal sindaco Renato Locchi. Ci sarà anche il suo collega di Trevi, Giuliano Nalli.
Numerose le iniziative in programma, sempre a Cannaiola, venerdì 25 aprile. Giungeranno nella frazione trevana, da tutta Italia, oltre 700 pellegrini. Verranno a pregare nel santuario del beato Pietro Bonilli. L'arcivescovo Fontana celebrerà con loro l'eucaristia, alle 11.30, negli spazi all'aperto del santuario. Inoltre, sempre il 25, alle 16 presso il Teatro Nuovo a Spoleto, ci sarà uno spettacolo teatrale dal titolo “Pietro Bonilli, l'intramontabile famiglia dell'umanità”. L'ingresso è gratuito.
Questo ricorrenza porterà nelle comunità delle Suore nuova vivacità. “Ci si aspetta, dice madre Danila Santucci, superiora generale, un maggiore impegno di fedeltà al carisma, che non sia statica, ma dinamica, creativa. Stiamo rimettendo a fuoco i due ideali del Bonilli: la sacra famiglia e la carità verso i più bisognosi, non solo nelle opere già conosciute, ma anche in nuovi progetti. Faremo case di accoglienza per ragazze sfruttate, che vivono sul marciapiede, che sono rifiutate dalla società. In Congo, a ricordo di questi venti anni, stiamo costruendo un centro educativo per bambini che sono destinati a vivere sulla strada; in Guatemala un centro nutrizionale”.
Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa, e attraverso il quale Bonilli fu beatificato, riguarda una mamma che aveva dato alla luce una bambina. Subito dopo si è collassata ed aveva una fortissima emorragia. I medici si erano arresi. Una suora della sacra famiglia, che prestava servizio in ospedale, è andata di corsa a prendere una reliquia del Bonilli. Ha invitato i parenti e tutta la comunità ad inginocchiarsi e a pregare. Si racconta che dopo qualche minuto la signora riprese a respirare; alzò un pochino la testa e disse: ‘ho fame, datemi qualcosa da mangiare'. Alla beatificazione era presente, con il resto della famiglia, sia la signora miracolata che la figlia.