Il consiglio comunale di Assisi ha approvato la trasformazione dell’Ipab “Laboratorio femminile e ricreativo festivo San Francesco per le figlie del popolo di Assisi” in Fondazione denominata “Laboratorio San Francesco per la tutela della cultura, delle arti e dei mestieri del territorio di Assisi”.
Il sindaco Stefania Proietti ha ripercorso la lunga storia dell’ente che è uno degli enti morali (Ipab) facenti parte del gruppo di amministrazione pubblica dell’amministrazione dotato di un inestimabile patrimonio acquisito allora dal Comune di Assisi al quale contribuirono benefattori pubblici, privati e religiosi, nonché la Regina Elena. Nel 2015 la Regione con propria legge ha imposto, gradualmente, il passaggio di questi tipi di enti morali a forme definite in enti pubblici.
Storicamente l’ente Laboratorio San Francesco vanta un patrimonio inestimabile fatto di lasciti testamentari e anche di donazioni di privati e del Comune, a oggi è proprietario del complesso di San Giacomo di Muro Rutpo, dove c’è una delle più antiche chiese di Assisi, e i locali circostanti compreso il Teatro degli Instabili, luogo di eccellenza culturale.
“La ratio della normativa regionale – spiega il sindaco – è rispettare i canoni istitutivi originari pur innovando la forma giuridica e le modalità organizzative. Il passaggio è stato un percorso lungo e complesso, promosso dall’attuale amministrazione dell’ente presieduta da Giampiero Bianconi, nostro concittadino e imprenditore già presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e coadiuvato dai nostri uffici; lo statuto proposto, approvato il 16 febbraio scorso, di trasformazione in fondazione è perfettamente coerente con gli interessi del Comune – salvaguardandone pienamente il patrimonio – e ha ottenuto il parere favorevole della giunta e della terza commissione. Il CdA del Laboratorio, costituito da 9 persone e presieduto da Bianconi, opera a titolo completamente gratuito”.
Prima della votazione ha preso la parola il presidente del Laboratorio Bianconi che, non nascondendo l’emozione, ha innanzi tutto voluto sottolineare “l’impegno di tutti in questo iter complesso” poi ha ribadito “le finalità di questo ente che da quando è stato istituito ha riservato sempre attenzione ai più fragili e ai poveri della città”. Poi ha aggiunto che “questa realtà con il suo immenso patrimonio morale, artistico e culturale va fatta conoscere sempre di più perché occupandosi di fragilità compie appieno il bene comune”.
L’intero consiglio comunale ha espresso gratitudine al presidente Bianconi e a tutti i membri del consiglio di amministrazione per l’intenso e proficuo lavoro svolto in questa fase della vita del Laboratorio, che ridà nuovo slancio operativo a un ente storico e prezioso per la vita della città di Assisi. “Siamo convinti che da questa rinnovata operatività – ha concluso il sindaco – sarà un fattore strategico per il rilancio del nostro centro storico in vista del centenario francescano del 2026”.