Iniziativa il 14 luglio organizzata dall'amministrazione comunale su impulso di Paolo Mirti
Sarebbe stata anche la protagonista di una canzone – nel 2006 Fred Bongusto rivelò a La Repubblica che la rotonda si trovava a Senigallia, mentre Franco Migliacci, autore del brano, fece successivamente sapere di essersi ispirato a quella di Passignano sul Trasimeno – la rotonda di Senigallia progettata da un assisano, nello specifico Enrico Cardelli.
Una curiosità poco nota che ora sarà al centro di un incontro in programma il 14 luglio alle 17.30 nella Sala della Conciliazione, su impulso dell’assessore Paolo Mirti che avendo lavorato per molti anni nel Comune di Senigallia, ha visto “quanto la Rotonda a Mare sia apprezzata da turisti di tutto il mondo. Pochi però sanno che a progettarla è stata un assisano Enrico Cardelli. Per rendere omaggio a questa figura, l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicargli un’iniziativa che sarà anche l’occasione per siglare un accordo turistico tra le comunità di Assisi e Senigallia ed i comuni limitrofi“.
Come ricorda un articolo scritto proprio da Mirti, Enrico Cardelli è nato ad Assisi nel 1904; frequentò la Regia scuola di ingegneria di Roma laureandosi nel 1929 con una tesi sulla chiesa romanica di San Rufino di Assisi. Iniziò la sua carriera professionale curando i progetti di restauro di alcuni edifici religiosi danneggiati dal terremoto del 1930 ad Ancona, Senigallia, Fano ed Urbino. Volle partecipare all’appalto bandito nel gennaio del 1932 dall’Azienda Autonoma della Stazione di Cura e di Soggiorno di Senigallia per la progettazione e costruzione di una Piattaforma a mare che doveva rappresentare una sorta di tempio pagano da consacrare alla nascente industria del turismo balneare. Proprio il suo progetto, associato all’impresa Fratelli Panni di Roma, venne valutato come il migliore e l’Azienda gli assegna l’appalto per una spesa di 440.000 lire, con un ribasso del 14% rispetto all’offerta iniziale. La Rotonda fu dichiarata inagibile fino a dover essere chiusa alla fine degli anni ottanta per poi riaprire nel 2006, quando i lavori di ristrutturazione giunsero al termine. Oggi è tornata a splendere e vi si tengono mostre, convegni ed eventi di vario genere, ed è possibile anche celebrarvi matrimoni seguendo il rito civile.